8/02/2019 E' MORTO FRANK ROBINSON
La stagione 2019 della MLB inizia con un grande lutto per i fans di questo meraviglioso sport: l'Hall of Famer Frank Robinson si è spento giovedì 7 febbraio 2019, all'età di 83 anni, dopo aver combattuto una lunga malattia. Conosciuto per il suo straordinario talento e per il forte contegno, Robinson è diventato una figura centrale nell'avanzamento dell'integrazione dei giocatori di colore della Major League Baseball dopo che Jackie Robinson aveva infranto la barriera del colore nel 1947. Robinson è esploso sulla scena nel 1956 e per i successivi sei decenni ha stabilito un'eredità che non è seconda a nessuno. Questo include diventare il primo manager nero della MLB nel 1974. Sul campo, Robinson è stato anche un creatore della storia. Dopo aver firmato con i Cincinnati Reds nel 1953, ha affrontato una difficile strada piena di provocazioni razziste e minacce di morte. È una strada che Robinson non solo ha superato, ma che ha intrapreso costruendo una delle più grandi carriere nella storia della MLB. Robinson è ancora l'unico giocatore a vincere l'MVP in entrambe le Leagues, guadagnando gli onori della National League con i Reds nel 1961 e il titolo dell'American League con i Baltimore Orioles nel 1966. All'età di 20 anni, è stato votato NL Rookie of the Year dopo aver battuto un record da rookie di 38 home run. Ha continuato la sua incredile storia sportiva collezionando 14 presenze nell'All-Star, e attualmente è il decimo nella lista di tutti i tempi per fuoricampo con 586. Nel 1974, con i Cleveland Indians diventò il primo allenatore nero della MLB mentre era ancora un giocatore in attività. Robinson avrebbe continuato ad avere incarichi manageriali con i San Francisco Giants, che lo resero il primo manager nero della NL, così come i Baltimore Orioles e Montreal Expos durante la loro transizione nei Washington Nationals. Il numero 20 di Robinson è stato ritirato da Reds, Orioles e Giants. Poiché ha contribuito a spianare la strada alle future generazioni di giocatori e manager di colore, Robinson sarà sempre una delle figure più importanti della storia di MLB. Il Commissioner della MLB Rob Manfred ha voluto ricordarlo con queste parole: "Il curriculum di Frank Robinson nel nostro gioco è senza paralleli, un pioniere in tutti i sensi, il cui impatto ha attraversato generazioni. Era uno dei più grandi giocatori nella storia del nostro gioco, ma quello è stato solo l'inizio di una poliedrica carriera del baseball. Siamo profondamente rattristati dalla perdita del nostro amico, collega e leggenda, che ha lavorato nel nostro gioco per più di 60 anni. A nome della Major League Baseball, invio le mie più sentite condoglianze alla moglie di Frank, Barbara, la figlia Nichelle, a tutta la loro famiglia e agli innumerevoli fans che hanno ammirato questa grande figura del nostro pastime nazionale".
07/03/2019 8 COSE DI VALORE CHE POSSIAMO IMPARARE DA CASEY STENGEL Chi segue il mio sito sicuramente ha sentito parlare di Casey Stengel. Ma per coloro che sono giovanissimi, e sicuramente con meno di 40 anni, è il momento di approfondire le gesta di questo strordinario giocatore, manager dalla personalità unica. Casey è stato uno dei veri eccentrici della Major League Baseball. Morì nel 1975, ma continua a ispirare e la sua leggenda sopravvive. Mi sono ricordato di questo quando ho letto una meravigliosa recensione della nuova biografia di Marty Appel: Casey Stengel: Baseball’s Greatest Character (Casey Stengel: il personaggio più bello del baseball). La recensione è stata scritta da Leigh Montville, pubblicata nel The Wall Street Journal Weekend Edition, ed era intitolata: The Lunatic Wore Pinstripes. La sua prima partita professionistica fu per i Kankakee Kays, una squadra di minor league della Northern Association. Il loro campo da baseball si trovava di fronte all'ospedale statale Kankakee di 119 acri, precedentemente noto come l'Illinois Eastern Hospital for the Insane. I residenti guardavano le partite dalle loro finestre e gli spettatori allo stadio potevano vederli. Essendo la sensibilità un po' diversa 107 anni fa, la squadra sul campo fu presto conosciuta sui giornali e per il passaparola come i Lunatics (malati di mente). L'illustratore Mark Armstrong che è anche l'autore di questo articolo si è ispirato a questi aneddoti per disegnare la caricatura qui sopra. Perché il "tocco"? Perchè negli anni successivi egli prese il soprannome di "The Ol' Perfessor", a causa del suo vastissimo bagaglio di "saggezza" del baseball, espresso in modo colorato. Aveva una bella faccia, come potete vedere in queste foto. A sinistra: chiacchiera con il manager dei Dodger Walter Alston prima di una partita dimostrativa nel 1960. A destra, dall'alto in basso: fuori dal vecchio Yankee Stadium; con un lineup durante i suoi giorni di gloria come manager degli Yankees (1949-60); con la moglie Edna alla fine della sua carriera come manager dei New York Mets (1962-65). Che cosa possiamo imparare da queste citazioni e considerazioni di e su Casey Stengel? Le lezioni ci sono, dovete solo leggere tra le righe.
Riferimento da: https://blog.markgrowth.com - 8 Things Brands Can Learn From Casey Stengel Take A Tip From The Ol’ Perfessor di Mark Armstrong del 7/9/2017
20/03/2019 ERIKA PIANCASTELLI: UN ESEMPIO PER TUTTI La sua casacca # 16 è stata ritirata dalla Mc Nees State University In questo periodo dove c'è poco da stare allegri quello che, personalmente, mi consola sono le sportive e gli sportivi Italiani che tengono alta l'immagine del nostro paese nel mondo. Abbiamo parecchi esempi, sotto gli occhi, di atlete e atleti che provengono soprattutto da discipline che non regnano solitamente sulle prime pagine dei quotidiani sportivi ma che riescono a raggiungere successi straordinari a livello internazionale. Per noi appassionati di baseball e softball è il momento di gioire alla notizia che Erika Piancastelli ha visto ritirata la sua casacca # 16 dalla Mc Nees State University dopo quattro anni di indescrivibili record. Prima di ritornare su questo prestigioso riconoscimento è doveroso fare un escursus della storia di questa campionessa che, al momento, non ha eguali con nessun altro nostro giocatore. Nata a Modena nel 1996, figlia dell’esterno del Modena Pier Andrea Piancastelli e del catcher della nazionale e del Forlì Loredana Auletta, si è trasferita a Carlsbad, in California, con la sua famiglia all'età di cinque anni e si è laureata alla Carlsbad High School nel 2014. Ha frequentato la McNeese State University a Lake Charles, in Louisiana. Con la squadra di softball della McNeese State Cowgirls, ha debuttato il 6 febbraio 2015 in una vittoria contro la Florida Gulf Coast, con una performance di 2/4 con un doppio e un RBI. Da questo momento la sua carriera è stato un crescendo continuo tanto da guadagnarsi nei quattro anni con McNeese record di squadra e titoli NCAA. Piancastelli attualmente possiede quasi tutti i record in carriera offensivi per le Cowgirls. È la leader del Sudland Conference in RBI, fuoricampo, doppi, percentuale slugging e basi su ball. In tutta la NCAA, si è classifica al sesto posto nelle basi su ball e settima in slugging in carriera. Erika Piancastelli è entrata a far parte di un gruppo elitario tra gli atleti della Southland Conference in tutti gli sport quando è stata nominata alla fine della stagione 2018 nella Southland Conference Player of the Year per il quarto anno consecutivo. Erika è solo la terza atleta della Southland Conference a vincere il titolo di Player of the Year per quattro volte consecutive in qualsiasi sport. La campionessa di basket femminile della Louisiana Monroe Eun Jun Lee (1983-86) e il campione di golf maschile di Lamar Chris Stroud (2001-04) sono gli altri due atleti che sono stati nominati SLC Player of the Year nei rispettivi sport. Piancastelli è stata anche nominata Hitter of the Year per il quarto anno consecutivo. È una delle nove battitrici di softball della NCAA Division I ad accumulare una media di battuta superiore a .400, a più di 200 RBI, a più di 50 fuoricampo e a una media slugging maggiore di .800% in carriera. Con un palmares di questa levatura non poteva che essere onorata con il ritiro della casacca. Ora Erika, che è anche il capitano della Nazionale Italiana, sta dedicando tutte le sue energie alla preparazione dei prossimi impegni azzurri per centrare la qualificazione ai Giochi di Tokyo 2020. Inoltre a maggio di quest'anno trascorrerà un mese con la Scrap Yard Fast Pitch, squadra professionistica indipendente con base in Texas (ha preso il posto della franchigia delle Scrap Yard Dawgs, vincitrice del campionato di National Pro Fastpitch Softball nel 2017), che ha invitato Erika ad entrare a far parte del suo prestigioso roster quest'estate. In attesa di tifare per la Nazionale, non ci resta che augurare a Erika di incrementare il suo straordinario palmares con nuovi e prestigiosi successi. Erika è uno straordinario esempio da imitare per tutti coloro che praticano non solo il softball ma tutti gli sports in generale. Per concludere, come chicca finale, vorrei portare alla vostra attenzione quanto pubblicato nel sito del Senior Class Award - The Nation's Premier Award for NCAA Senior Student-Athletes inerente alle catteristiche della personalità di Erika: “Piancastelli possiede un carattere straordinario ed è una leader forte. La sua etica lavorativa va ben oltre ciò che ci si aspetta da lei, e i suoi compagni di squadra la guardano con ammirazione sia dentro che fuori dal campo. I suoi riconoscimenti personali significano poco per lei; vuole solo che la sua squadra abbia successo e che rappresenti la sua università e la sua comunità in modo positivo”. Statistiche di Erika Piancastelli con la McNeese State Cowgirls Battuta
Difesa
LA STAGIONE 2019 DELLA MLB INIZIA CON IL BOTTO I Dodgers stabiliscono il record dell'Opening Day con 8 homers L'acquisizione offseason che avrebbe potuto avere il maggiore impatto in apertura è stato Robert Van Scoyoc che ha lasciato i D-backs per diventare il batting coach dei Dodgers, e che ha trasformato la prima partita della stagione 2019 in un “Homerpalooza” da record. I Dodgers sono andati oltre la recinzione otto volte, un record della MLB per l'Opening Day, in una schiacciante vittoria 12-5 sui D-back al Dodger Stadium. Joc Pederson e Enrique Hernández hanno colpito un paio di homer ciascuno. Anche Corey Seager, Max Muncy, Cody Bellinger e Austin Barnes sono stati protagonisti. Gli otto homer hanno anche eguagliato il record della franchigia per una singola partita avvenuta il 23/5/2002 quando il manager Dave Roberts era nel club. Dopo la partita ha raccontato che era una domenica e lui avuto il giorno libero contro l'opposing left-hander Glendon Rusch. Il record di home run della MLB per un singolo gioco è di 10, realizzato il 14/9/1987 dai Blue Jays contro i Baltimore Orioles. Il record della National League è di 9, ottenuto dai Reds contro i Phillies il 4/9/1999. Il record della NL di home run nell'opening day era di 6 detenuto dai Mets che li avevano realizzati contro gli Expos il 4/4/1988. Per l'AL il record è di 6 stabilito il 29/3/2018 dai White Sox contro i Royals. Molto bene!! Se queste sono le avvisaglie dell'opening day ci sarà da divertirsi quest'anno. Premi qui per vedere la successione dei fuoricampo 28/07/2019 LA NAZIONALE DI SOFTBALL ITALIANA ALLE OLIMPIADI 2020 …... E I MEDIA NON NE PARLANO !!! La Nazionale di Softball Italiana ha ottenuto sabato 27 luglio 2019 la qualificazione alle Olimpiadi di Tokio 2020 battendo tutte le avversarie incontrate nel concentramento giocato a Utrecht. A distanza di circa due settimane dalla vittoria del titolo europeo la Nazionale di Softball compie la grandissima impresa di rappresentare l'Europa e Africa al torneo olimpico che vedrà solamente sei formazioni al mondo, sottolineo solo sei Nazionali, e la notizia non riceve il meritato risalto che dovrebbe avere. Per la cronaca il baseball e il softball rientrano nel panorama Olimpico dopo un'assenza durata tre edizioni. Il miglior piazzamento per le Azzurre resta il quinto posto ottenuto alle Olimpiadi di Sydney del 2000. Da notare che il medagliere delle quattro edizioni di questa disciplina ha visto protagoniste solamente Stati Uniti (con tre ori e un argento), Giappone (un oro, un argento e un bronzo), Australia (un argento e tre bronzi) e Cina (un argento). Nella stessa giornata il Settebello di pallanuoto conquista l'oro ai campionati mondiali e si qualifica per le Olimpiadi e il risalto dell'impresa riceve un paio di pagine sulla Gazzetta dello Sport, nell'edizione di oggi 28/07/2019, mentre la Nazionale di softball viene relegata in un articoletto redazionale nella penultima pagina (vedi foto). Per chi non lo sapesse è la prima squadra femminile italiana a qualificarsi per le Olimpiadi e la seconda in ordine di tempo, dopo il Settebello, a raggiungere l'obiettivo. Altre Nazionali su cui è stato fatto un grandissimo battage mediatico, vedi la Nazionale di calcio femminile, non hanno brillato con risultati pesanti, ma nonostante tutto ancora oggi se ne sente parlare. Sento già che qualcuno dirà: ecco il solito polemico ! E no cari miei qui vi sbagliate di grosso perchè la mia non è una polemica nei confronti degli altri sport (il sottoscritto da buon sportivo tifa incondizionatamente e segue qualsiasi Nazionale) ma bensì una grande amarezza. Vorrei che fosse dato lo stesso risalto a tutte quelle discipline che nonostante i grandissimi risultati conseguiti, e qui potrei elencare una miriade di sport che hanno dato medaglie e lusto all'Italia, non trovano mai la giusta menzione sulle nostre titolate testate giornalistiche. Trovo tristemente indecorosa questa mancanza di risalto, da parte dei media sportivi e non, nei confronti della nostra grandissima squadra che dovrebbe avere la stessa doverosa menzione, almeno per un giorno, sulle prime pagine dei quotidiani per il solo fatto che è Una Nazionale Italiana che ha compiuto una prodezza di portata storica. Certamente non possiamo competere con sport di “prima fascia” ma è indubbio che l'impresa realizzata dalla Nazionale di Softball Italiana non è seconda a nessuno e per noi, amanti di questo sport, è un cammeo di cui poter andare orgogliosi. Detto questo, vorrei a nome di tutti gli appassionati di softball ringraziare le giocatrici, i tecnici, le società e la Federazione per questo straordinario successo e noi possiamo dirlo con orgoglio: ARRIVEDERCI A TOKIO.
31/07/2019 30 LUGLIO 2019 REDS VS. PIRATES: UNA RISSA DA RICORDARE I combattimenti nel baseball sono di solito piuttosto noiosi, ma la rissa del 30 luglio 2019, tra i Cincinnati Reds e i Pittsburgh Pirates, è stata un'eccezione. Una rissa che non ricordo di aver mai visto prima: un giocatore che attacca gli avversari di fronte al loro dugout. Durante la stagione si sono verificati problemi tra Reds e Pirates. C'è stata una scaramuccia tra i due club all'inizio dell'anno il 7 aprile. Durante la partita di martedì 30 luglio, il lanciatore di Pittsburgh, Keone Kela, ha lanciato alla testa di Derek Dietrich, uno dei giocatori più irritanti del baseball. Questi due si erano scontrati all'inizio della stagione, dopo che Dietrich aveva impiegato troppo tempo nel girare le basi rallentando per ammirare il suo fuoricampo. Ieri sera, nessuna rissa ha seguito il lancio di Kela a Dietrich, e apparentemente l'arbitro non ha dato alcun avvertimento al lanciatore. Le due squadre si sono beccate a vicenda, diversi lanci contro i battitori, e ce ne sono stati anche alcuni teatrali (che hanno coinvolto principalmente Yassiel Puig, un altro giocatore molto fastidioso). Tuttavia, la partita è proseguita fino al nono inning senza che volassero i pugni. Il rilievo dei Cincinnati Reds Amir Garrett (50) carica la panchina dei Pittsburgh Pirates nel nono inning A quel punto il rilievo dei Reds Amir Garrett, ne aveva abbastanza degli sfottò che venivano dal dugout dei Pirates. Durante la conferenza sul monte, si è avviato dritto verso il dugout dei Pirates, pronto ad affrontarli tutti. Gli è mancato il primo pugno (una buona cosa, perché avrebbe potuto causare danni reali) all'indirizzo del lanciatore dei Pirates Trevor Williams, ma poi ha cominciato a menare di brutto. Nel frattempo, i Pirates lo hanno circondato. Il rilievo dei Pittsburgh Pirates Kyle Crick, a sinistra, cerca di colpire con un pugno Amir Garrett Durante la conferenza sul monte che ha preceduto la sua carica, Garrett potrebbe aver spiazzato la sua squadra sulle sue intenzioni, perché i suoi compagni non sono stati molto veloci a unirsi alla rissa. Il manager dei Reds David Bell, che era stato espulso, è stato tra i primi a correre in suo aiuto, inseguendo Clint Hurdle, manager dei Pirates ed entrambi sono finiti a terra. Il rilievo dei Pittsburgh Pirates Kyle Crick (30), il terza base dei Cincinnati Reds Eugenio Suarez, a sinistra, e il rilievo Amir Garrett, al centro a destra, nel pieno della rissa La rissa è ulteriormente degenerata quando Puig, sempre una mina vagante, è impazzito. I Reds lo avevano scambiato con Cleveland pochi minuti prima, anche se apparentemente non lo sapeva. Probabilmente non avrebbe fatto alcuna differenza se lo avesse saputo. L'esterno destro dei Cincinnati Reds Yasiel Puig (66) viene trattenuto durante la rissa Ma Puig non aveva finito quando finalmente la rissa era stata sedata. Sembra arrabbiarsi con i propri compagni di squadra (o meglio con gli ex compagni di squadra) per non aver combattuto abbastanza duramente, ad eccezione di Garrett. In questo modo ha generato qualcosa di raro: una memorabile, e in qualche modo unica, rissa di baseball. Premi qui per vedere la mega baruffa 20/08/2019 Maddy Freking ha lasciato il segno come unica ragazza alle Little League World Series 2019 Maddy Freking Maddy Freking potrebbe essere una ragazzina di poche parole, ma grazie alle sue grandi giocate sul più grande palcoscenico della Little League, sta avendo un impatto simile a Mo'ne. Freking è la prima ragazza a giocare nelle Little League World Series dal 2014, quando Mo'ne Davis ed Emma March hanno giocato a Williamsport e Davis ha affascinato il paese con i suoi magici lanci. "È un onore", ha detto Freking, seconda base titolare per la squadra di Coon Rapids-Andover (Minnesota), "Penso anche che sia davvero bello essere, tra tutti i ragazzi, la diciannovesima ragazza che gioca qui". Essere l'unica ragazza sul campo di 16 squadre potrebbe essere "cool", ma ciò che conta per davvero è che la sua squadra di Minnesota stava giocando nelle LLWS. Noah Syndergaard e Maddy Freking Il manager dei Pirates Clint Hurdle ha elogiato la dodicenne mentre la osservava prima della partita tra Pittsburgh e i Chicago Cubs nella MLB Little League Classic giocata a Williamsport, paragonandola al lanciatore dei New York Mets Noah Syndergaard. "L'ultima volta che ho visto quei capelli biondi lanciare così duramente, era Syndergaard", ha detto Hurdle durante la partita. Venerdì, l'allenatore dei Minnesota Lynx Cheryl Reeve ha indossato una casacca con il nome Freking prima della partita della sua squadra. E anche Maria Pepe - a cui fu vietato di giocare per la Hoboken Little League nel 1972 dopo solo tre partite, scatenando un caso che alla fine fu deciso nella New Jersey Superior Court e che ha effettivamente abbattuto le barriere allo sport per le ragazze - è stata ispirata. Alle ragazze non fu permesso di giocare nella Little League Baseball fino al 1974, quando fu modificata la Little League Federal Charter. Nel 1984, Victoria Roche, in Belgio, è stata la prima ragazza a giocare nelle World League della Little League. La prima ragazza americana a giocare nella LLWS è stata Victoria Brucker nel 1989. Nel 2014, Davis è stata la prima ragazza a vincere una partita come lanciatore nella LLWS. Nessuno fa il tifo più forte per Freking dei suoi genitori, Jessica e Richard, e dei suoi tre fratelli. Il baseball è un affare di famiglia per i Frekings. La sorella minore di Maddy, Ella, 8 anni, gioca in una squadra ragazzi. Anche i due fratelli, Evan, 13 anni, e Matthew, 6, giocano nella Little League. Tutti e tre sono a Williamsport e fanno il tifo per Maddy. I Frekings hanno una gabbia di battuta e un campo da baseball nel loro cortile. Tratto dall'articolo di Aimee Crawford, ESPN, del 19/08/2019
09/06/2019 L'emozionante comeback di Aaron Barrett Sì, anche nel baseball si piange! Aaron Barrett ci ha ricordato sabato che non c'è nessuna vergogna nel versare qualche lacrima sul campo da baseball. Ritornare è ciò che lo ha motivato durante le innumerevoli e monotone ore di riabilitazione, i momenti di insicurezza, gli ostacoli grandi e piccoli che ha dovuto superare solo per arrivare a sabato sera, 7 settembre 2019, al SunTrust Park. Eppure, dopo tutto quel tempo trascorso a rimuginare nella sua testa come sarebbe stato quando fosse tornato su un monte della Major League, non poteva sapere come sareebbe stata la realtà. "Dopo aver finito il mio lavoro, sto solo lasciandomi andare a tutte le emozioni che mi hanno appena colpito", ha detto Barrett, "Semplicemente, l'hai fatto, amico. Ce l'hai fatta". Lo ha fatto, dopo essere tornato dall'intervento "Tommy John" al gomito nel 2015. Lo ha fatto, dopo aver subito la rottura dell'omero nel '16, un infortunio così devastante che quando si è rotto l'osso i presenti hanno detto che sembrava un colpo di pistola. Lo ha fatto, dopo essere tornato indietro attraverso le Minor, da Auburn in Class A Short-Season a un brillante 2019 con il Double-A Harrisburg dove ha realizzato una ERA di 2.75 con 62 strikeout in 52 inning 1/3. Questo gli è valso una promozione a Washington mercoledì - un momento emozionante in sé e per sé - dopo l'allargamento del roster. Premi qui per vedere l'emozionante ritorno di Barrett Due volte all'inizio di questa settimana, Barrett ha iniziato a scaldarsi nel bullpen, ma non è mai entrato in partita. Ma Martinez ha trovato quella che sentiva essere l'occasione perfetta dopo che Austin Voth ha lanciato solo quattro inning sabato. Lo skipper ha scelto di utilizzare Barrett nel quinto inning di una partita in una serie cruciale, di fronte a una folla di 40.467 fans al SunTrust Park. "Sono pronto, questo sta realmente accadendo", ha detto Barrett, "Quindi, andiamo a lavorare". Barrett ha concesso con i suoi primi quattro ball la base al leadoff dell'inning Adeiny Hechavarria. Ha lanciato una quinta palla veloce a Julio Teheran prima di prendere un respiro profondo per raccogliere se stesso. Dopo aver fatto esplodere Teheran con un bunt al volo, Barrett ha messo strikeout Acuna con tre lanci, congelandolo con un cambio per il terzo strike. Questo è stato il primo strikeout della Major League di Barrett dal 1° agosto 2015, in un arco di 1499 giorni. Quando Barrett aveva lanciato per l'ultima volta in Major League, Acuna aveva appena iniziato la sua carriera professionale, giocando la sua 29esima partita nella Gulf Coast League. Ozzie Albies è stato eliminato al volo dall'esterno centro per il terzo out, terminando l'uscita di Barrett con 14 lanci. "Ragazzi, che momento", ha detto Martinez, "È entrato, aveva gli occhi lucidi e stavo davvero cercando di non piangere davanti a lui. È stato un momento incredibile. L'abbiamo condiviso insieme, l'abbiamo condiviso con il team e lui è stato grandioso. Abbiamo risolto i problemi e lui è stato grandioso". Non è andato molto bene questo fine settimana ad Atlanta per i Nationals, che hanno avuto bisogno di una vittoria domenica pomeriggio per evitare una sweep di quattro partite. Ma Barrett, che vive fuori Atlanta, è stato uno dei solitari punti luminosi. Sabato sera ha avuto una sua parte di applausi, tra cui genitori, due fratelli, moglie, suocera, cognato e fisioterapista. Diversi coaches e compagni di squadra si sono avvicinati a Barrett per congratularsi e abbracciarlo dopo la sua uscita. "Sogni il momento", ha detto Barrett, "Immagini il momento, cerchi di visualizzare come sarà, e sai che qualunque momento o qualunque cosa accada, è diversa da qualsiasi cosa tu abbia immaginato". Ben tornato Aaron Barrett!
26/09/2019 HAPPY BIRTHDAY Field of Dreams Sono già passati 10 anni dal lontano 26 ottobre 2009 e mi sembra ieri che ho gettato le basi di questo sito, conscio che sarebbe stata una bella scommessa. La volontà di descrivere storie soprattutto del passato, ai più sconosciute, mi ha dato la possibilità di ritagliarmi una piccola nicchia nel panorama web del baseball e softball italiano ricco di siti ben più blasonati creando interesse tra gli appassionati di questi meravigliosi sports. Personalmente continuo a divertirmi e spero che lo stesso entusiasmo trovi riscontro tra gli assidui frequentatori e contagi anche coloro che per curiosità apriranno le pagine del mio almanacco. Grazie a tutti.
14/10/2019 MEMORIAL “LUCA DELLA COLETTA” La squadra dei Shark-Brothers, neo laureati campioni della EBL 2019, ha organizzato per sabato 19 ottobre a Conegliano una giornata in memoria del loro compagno Luca Della Coletta. La giornata denominata “LUCA IS SKY IN THE DIAMOND”, dal suo soprannome “Sky”, è stata fortemente voluta dai suoi compagni di squadra aiutati anche dalla partecipazione spontanea di amici e di altre formazioni di baseball amatoriali. Sarà un pomeriggio di gioco per ricordare una straordinaria persona che ha illuminato tutti noi con il suo atteggiamento dentro e fuori dal campo e per il suo ammirevole coraggio nell'affrontare la malattia che lo ha stroncato prematuramente. In verità questo era un desiderio di Luca di cui aveva fatto partecipe tutti i suoi amici in modo di poter aiutare altri sfortunati come lui tramite la AIL. Le partite inizieranno alle 15,00 e vedranno coinvolte 5 formazioni: SHARK BROTHERS A - SHARK BROTHERS B - PADOVA 88 – BANDITS e FORSKY. Le partite dureranno 2 inning e le regole imposte sono: corridore in seconda - 4 punti a inning - conteggio sul battitore uno strike e un ball - non si ruba - classifica in base al totale punti fatti. Ogni player verserà la quota di 10 € e la somma raccolta, più l'incasso del bar, sarà totalmente devoluto in beneficenza alla AIL. A fine serata, alla presenza di Barbara, moglie di Luca, al delegato AIL e a una una rappresentanza istituzionale del comune di Conegliano, verrà consegnata l'intera somma. Dopo il torneo i giocatori e gli amici saranno intrattenuti dal dj set di Fabry Borg Dj. Tutti coloro che volessero partecipare alla raccolta fondi a favore della AIL in previsione dell’evento di beneficenza del 19 Ottobre “Luca is the Sky in the Diamond” possono connettersi al sito https://www.ail.it/. Si ringrazia la Società Conegliano Baseball e tutti coloro che con la loro presenza onoreranno la memoria di SKY LUCA DELLA COLETTA. Vi aspettiamo numerosi !!! Pubblicato su TrevisoToday e sul sito della F.I.B.S.
21/10/2019 AIL e Baseball per ricordare LUCA Si è conclusa nel migliore dei modi la giornata di baseball con palla da 11” disputata sabato 19 ottobre a Conegliano per ricordare Luca Della Coletta, scomparso ad aprile dopo un lungo calvario. Partner di questo memorial è la AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie-linfomi e mieloma) a cui è stato devoluto il ricavato raccolto nella giornata. Luca Della Coletta giocatore di grande talento aveva riabbracciato il baseball, alcuni anni fa, con la squadra amatoriale del Treviso. Nella cittadina aveva militato negli anni '80 per poi lasciare e dedicarsi al tennis raggiungendo la 4a categoria dove era anche un apprezzato giocatore di doppio. Luca sarebbe stato felice di sapere che per onorarlo avrebbero partecipato 5 squadre con circa 60 giocatori per dare vita a un torneo non stop durato sei ore. La classifica finale ha visto primi il Padova con 21 punti segnati e a seguire Sharks (15), Bandits (14), Brothers (11) e ForSky (7). Nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile se durante la sua durissima battaglia contro la leucemia egli stesso non avesse espresso il desiderio, ai suoi cari e ai compagni di squadra, che la sua dura lotta potesse trasformarsi in un aiuto concreto alla AIL. Ed è proprio il Consigliere Eva Bedin della sezione trevigiana della AIL, che sabato lanciando la prima palla (uno strike!) consegnatale da Barbara, moglie di Luca, ha dato inizio al Torneo “LUCA IS THE SKY IN THE DIAMOND”. Dopo il minuto di raccoglimento tutte le squadre si sono unite in un lungo applauso scandendo a gran voce il nome di Luca “SKY”. La raccolta fondi innescata da settimane dalla squadra Shark Brothers e sulla pagina facebook del Treviso Baseball Brothers ha raccolto la somma di 2010 € che è stata consegnata alla fine della manifestazione al Vice Presidente AIL provinciale Sergio Leonardi. Si ringraziano tutti i giocatori, gli organizzatori, il pubblico, la Società Baseball Conegliano 1971 per l'ospitalità, i tanti donatori e il Sindaco di Conegliano Fabio Chies per aver presenziato alla manifestazione. L'appuntamento è al prossimo “LUCA IS THE SKY IN THE DIAMOND” 2020 che vuol diventare un appuntamento fisso per la raccolta fondi AIL e per continuare a ricordare una persona speciale come Luca. Pubblicato su TrevisoToday e sul sito della F.I.B.S.
20/12/2019 |