Apertura della stagione con film
Nel 1910 ci fu la prima ripresa con un filmato dell'apertura della stagione del baseball. Ciò consentì ai tifosi di poter vedere nei teatri di tutto il paese il presidente degli Stati Uniti, William Howard Taft, inaugurare una delle grandi tradizioni del baseball. Dalla sua postazione d'onore nella tribuna extra-large per contenere la sua mole, il presidente lanciò la pallina a Walter Johnson, il partente dei Senators. Fu un lancio modesto, ma Johnson si chinò e la prese. Poi l'ace dei Senators lanciò una one-hit per sconfiggere i Philadelphia Athletics 3-0. "Home Run" Baker colpì in foul una palla che cadde sulla testa del segretario di Stato Charles Bennett, che non volle assistenza alcuna e assicurò gli spettatori che era tutto ok.
William Howard Taft, presidente degli Stati Uniti, dopo aver effettuato il primo lancio per l'apertura della stagione all'American League Park II di Washington il 14 aprile del 1910
Un HR in casa in tutta la stagione
Il 7 settembre del 1945, gli Washington Senators sconfissero i St. Louis Browns 3-2 per portarsi a 1 partita e ½ dietro i Detroit Tigers, leader della League. George Case rubò casa base per un punto degli Washington.
George Case
Ma la cosa ancora più notevole fu che Joe Kuhel dei Senators colpì un fuoricampo inside-the-park.
Joe Kuhel
Perché fu così straordinario? Era l'unico HR che i Senators avevano realizzato nel loro ballpark, il Griffith Stadium, in tutta la stagione. Lo stadio vantava queste dimensioni: 407 foot (124.5 m) a sinistra, 421 foot (128.3 m) al centro, e 328 foot (100 m) a destra, ma con un alto muro.
Griffith Stadium
Le squadre ospitate colpirono un totale di sei HR in quella stagione. I Senators, che terminarono una partita dietro i Tigers, avevano chiuso la stagione con soli 27 fuoricampo (Questo risultato non fu l'ultimo della League. L'onore andò ai White Sox con i loro 22 home run). Il terza base Harlond Clift fu leader della squadra con 8 fuoricampo (Nel valutare questi miseri numeri, ricordiamo che il 1945 fu l'ultima stagione prima che ritornassero in massa i giocatori impegnati nelle operazioni di guerra).
Harlond Clift
Un'altra caratteristica interessante della vittoria dei Senators fu che il giorno dopo condivisero la pagina sportiva dell'Washington Post con altre due notizie.
• Il veterano eroe dei Senators, Cecil Travis, recentemente dimesso dal servizio militare, sarebbe tornato alla sua posizione di interbase. Purtroppo, Travis sviluppò un congelamento a due dita del piede sinistro durante la battaglia delle Ardenne e non potè mai più avvicinarsi ai suoi standars prima del servizio militare. Si ritirò nel 1947. Il suo servizio nella IIa Guerra Mondiale probabilmente gli costò l'elezione nella HOF.
Cecil Travis
• La vicina Università del Maryland aveva assunto il luogotenente Paul Bryant per allenare la squadra di football.
Il primo switch-hitter
Bob Ferguson
Il primo switch-hitter fu Bob Ferguson. L'interessante soprannome "Death to Flying Things" gli fu erroneamente affibbiato perché era, presumibilmente, conosciuto per le sue capacità di prendere le palle battute al volo in un'epoca in cui i giocatori non indossavano i guanti. Tuttavia, ulteriori ricerche rivelarono che il soprannome in realtà apparteneva al compagno di squadra di Ferguson, l'esterno Jack Chapman. Bob, che era un interno, era noto come "Old Fergy". Ferguson segnò il punto vincente per gli Atlantics Brooklyn il 14 giugno del 1870 per porre fine al record di 89 vittorie consecutive dei Cincinnati Red Stockings. Bob fu anche il manager di ogni squadra in cui giocò dal 1871 al 1884. Conosciuto per il suo brutto carattere, Ferguson diventò un arbitro dopo la sua carriera da giocatore. In numerose occasioni durante la sua carriera come giocatore e manager, aveva ricoperto il ruolo di arbitro sostitutivo, ma iniziò a farlo a tempo pieno solo dopo la sua partenza da Philadelphia. Come arbitro sostitutivo divenne famoso il 24 luglio 1873 per aver rotto il braccio del catcher dei New York Mutuals, Nat Hicks, con una mazza durante una lite. Nel 1888 diventò un arbitro professionista a tempo pieno, nell'American Association, e più tardi nel 1890 nella Players' League.
Prendere la pallina dall'Washington Monument
Charles "Gabby" Street
Il New York Times scrisse il 22 agosto 1908 che il giorno prima, il catcher degli Washington Nationals, Charles "Gabby" Street, aveva vinto una scommessa di 500 $, per aver preso al volo una palla da baseball lasciata cadere dalla finestra di osservazione dell'Washington Monument, a 550 feet (168 m) di altezza.
Washington Monument
Secondo l'articolo, molti ricevitori, tra cui Paul Hines, Charley Snyder e Buck Ewing, avevano cercato di realizzare l'impresa negli anni precedenti, senza riuscirci. Fu stimato che la palla viaggiasse a 140 miglia all'ora (225 km/h), quando Street la prese al tredicesimo tentativo. La maggior parte delle volte precedenti, la brezza aveva portato la palla troppo lontano da lui. Il pericoloso esperimento aveva ricevuto il permesso del Col. Bromwell, sovrintendente dei Public Buildings and Grounds. Per la fortunata presa, Street attutì la forza della palla alzando le braccia e poi facilitando la discesa gradualmente. Eppure, la palla quando colpì il suo guanto emise un suono che potè essere sentito a centinaia di metri di distanza. Gabby tenne la pallina abbastanza a lungo per vincere la scommessa prima di strofinarsi le mani doloranti. Quel pomeriggio fu in grado di ricevere la vittoria di Walter Johnson, per 3-1, sui Detroit Tigers. L'articolo non rivela chi fosse lo scommettitore. Street successivamente diresse i Cardinals come manager alle World Series del 1930 e 1931, vincendo un titolo.
Il Times non era a conoscenza che 14 anni prima, il 24 agosto del 1894, il catcher dei Chicago Colts, Pop Shriver, aveva preso una palla lasciata cadere da quella stessa finestra del monumento. La persona che lasciò cadere la palla era il compagno di squadra di Shriver, Clark Griffith (che più tardi divenne manager/proprietario dei Nationals). Griffith allenava i New York Highlanders nel 1908 e quindi non poteva essere il complice di Street nell'impresa.
Negli anni successivi si verificarono acrobazie simili.
• Nel 1914 Il catcher dei Brooklyn, Wilbert Robinson, fu convinto a provare a prendere una palla lasciata cadere da un aereo che sorvolava il campo di allenamento durante lo spring training dei Dodgers. Ma, il pilota, Ruth Law, si dimenticò di prendere la palla da baseball a bordo. Così la sostituì con un pompelmo! Robinson, tuttavia, riuscì a prendere lo sferoide più grande, nonostante fosse caduto a terra in seguito alla presa.
Wilbert Robinson
• Il 1 aprile del 1930, i Cubs erano a Los Angeles per giocare con il loro farm club degli Angels. Prima della partita, una palla fu lasciata cadere da un dirigibile che volava sopra il campo ad una altitudine di 800 feet (243 m).
Gabby Hartnett
Il catcher Gabby Hartnett, futuro Hall of Famer, prese la palla così come la seconda che fu lasciata cadere poco dopo la prima. L'impresa di Gabby si trova ancora sui records per la presa di una palla caduta dalla più grande altezza.
• Nel 1939, il ricevitore Joe Sprinz stava giocando per i San Francisco Seals, una squadra di minor league. Aveva trascorso tre anni nelle major - due con i Cleveland e uno con i St. Louis. Sprinz decise che voleva stabilire un nuovo record mondiale per la presa di una palla da baseball lasciata cadere da una grande altezza.
Joe Sprinz
Il 3 agosto del 1939, i Seals organizzarono l'evento con un dirigibile Goodyear che da 800 feet avrebbe fatto cadere la palla sulla Treasure island di San Francisco, che ospitava l'evento.
Era anche il 37esimo compleanno di Sprinz e il 100° anniversario del baseball. Sprinz perse le prime quattro palle, ma la quinta fu in grado di prenderla. La palla che precipitava ad una velocità stimata di 154 miglia all'ora (247 km/h) entrò nel suo guanto, che secondo il fisico David Halliday dal colpo: "sbatté il guanto in faccia con una tale forza che gli ruppe la mascella superiore in dodici punti, fratturando cinque denti e rendendolo incosciente". Secondo il giornalista sportivo, Harry Borba, Sprinz si ruppe anche il naso e subì lacerazioni frastagliate su entrambe le labbra.
Joe Sprinz a terra soccorso subito dopo essere stato colpito dal suo guanto sul viso
Trascorse tre mesi ricoverato in ospedale. Sprinz non venne eletto nella Hall of Fame, ma entrò nel Guinness dei Primati. Detiene il record per la "World's Highest Catch", un record insuperato per 74 anni.
Dopo l'incidente di Sprinz sembrò che nessuno volesse prendere una palla da baseball fatta cadere da un aereo (e tanto meno da un dirigibile).
Ma, nel 2012 Zack Hample decise di provare a battere il record di Sprinz e Gabby Hartnett. Hample è un noto giornalista sportivo e appassionato di baseball, meglio conosciuto per la sua collezione di palline da baseball.
Zack Hample con parte della sua collezione di palline
Ha catturato oltre 6000 palline da 50 stadi di baseball in tutto il Nord America. Il 2 luglio del 2012, Hample cercò di battere il record di Sprinz nel LeLacheur Park di Lowell, Massachusetts. Il suo intento era quello di prendere la pallina lasciata cadere da un elicottero da 1000 feet (304 m). Per prima cosa riuscì a prendere una palla da softball lasciata cadere da 312 feet (95 m), stabilendo un record. Poi prese palline da baseball rispettivamente da 312 feet, 562 (171 m) e 762 feet (232 m). Prima che potesse battere il record di Sprinz, però, la Federal Aviation Administration annullò la prodezza a causa dei forti venti. Il 13 luglio 2013, Hample fece un altro tentativo a LeLacheur Park e riuscì a prendere una palla da baseball caduta da un'altezza di 1050 feet (320 m), stabilendo il nuovo record.
Cliccare sull'immagine per vedere il video del record della presa effettuata da Zack Hample
I Browns a L.A.
Nella stagione 1942, i St. Louis Browns erano pronti per il trasferimento a Los Angeles. Chi poteva biasimarli di volersi trasferire?
• Mentre i St. Louis Cardinals avevano attirato oltre 600.000 fans nel 1941, i Browns ne contarono a malapena 175.000. Era chiaro che St. Louis non poteva sostenere due squadre.
• La Camera di Commercio di Los Angeles avrebbe garantito la presenza di 500.000 tifosi, una cifra che i Browns non avevano più raggiunto dal 1924 (Nel 1933, durante la Grande Depressione, il club totalizzò solo 88.113 fans nell'intero anno. Una partita attirò solo 34 tifosi paganti).
• I Browns avrebbero giocato al Wrigley Field, lo stadio dei Los Angeles Angels della Pacific Coast League. Come parte dell'accordo di trasferirsi a Los Angeles, i Browns avrebbero comprato lo stadio.
I proprietari delle Major League Baseball dovevano approvare il trasferimento nei loro Winter Meetings a Chicago l'8 dicembre. Ma, il presidente Roosevelt dichiarò guerra al Giappone, il giorno dopo l'attacco di Pearl Harbor. A causa dell'incertezza creata dalla partecipazione degli Stati Uniti nella Seconda Guerra Mondiale, lo spostamento dei Browns fu rinviato.
Sporting News, conosciuto come "The Bible of Baseball", scrisse questo nel suo numero del 18 dicembre 1941:
Donald Barnes, presidente dei St. Louis Browns, potrebbe essere in anticipo di molti anni sui tempi della sua proposta di trasferire la franchigia a Los Angeles, ma molti nelle majors potranno vivere per vedere il giorno in cui la sua idea ... diventerà realtà. Alla fine, è quasi certo che una delle major leagues includerà le metropoli della California come un loro membro.
Per il tempo che finirà la guerra, l'aereo sarà sviluppato a tal punto che il trasporto per via aerea di un'intera squadra da altre città della major league non presenterà molti più problemi degli attuali spostamenti in treno ... Il cambiamento non arriverà l'anno prossimo, o, molto probabilmente, l'anno dopo. Tuttavia, può essere messo già in preventivo che Los Angeles sarà nelle major leagues in meno di un decennio ...
Il proprietario dei St. Louis Browns, Donald Barnes, e il manager Luke Sewell nel 1944
L'editor sbagliò di sette anni la sua stima - i Dodgers e i Giants non si sarebbero mossi per la West Coast fino al 1958. Tuttavia, la sua previsione fu incredibilmente preveggente.
Bloccati a St. Louis, i Browns vinsero il loro unico pennant dell'AL nel 1944, grazie in parte all'indebolito pool di talenti creato dalla guerra. Furono sconfitti dai loro inquilini dello Sportsman Park, i Cardinals, in sei partite nelle World Series. La franchigia venne poi trasferita a Baltimora dopo la stagione 1953.
Il primo Gold Glove
I primi Gold Glove Award furono assegnati dopo la stagione 1957. La Rawlings, azienda produttrice di attrezzature sportive fondata nel 1887, creò il premio. Furono premiati i nove giocatori che erano stati ritenuti i migliori difensori nelle loro posizioni, indipendentemente dalla League in cui giocavano. Questa scelta venne modificata l'anno successivo, quando i Gold Glove furono assegnati separatamente per la National e l'American League.
I vincitori dei primi Guanti d'oro nel 1957 furono:
Pitcher - Bobby Shantz, New York Yankees
Catcher - Sherm Lollar, Chicago White Sox
1B - Gil Hodges, Brooklyn Dodgers
2B - Nellie Fox, Chicago White Sox
SS - Roy McMillan, Cincinnati Reds
3B - Frank Malzone, Boston Red Sox
OF - Al Kaline, Detroit Tigers
OF - Willie Mays, New York Giants
OF - Minnie Minoso, Chicago White Sox
I giocatori che hanno vinto più Gold Glove nella storia della MLB in ciascuna posizione sono:
Pitcher - Greg Maddux (18)
Catcher - Ivan Rodriguez (13)
1B - Keith Hernandez (11)
2B - Roberto Alomar (10)
SS - Ozzie Smith (13)
3B - Brooks Robinson (16)
OF - Willie Mays (12)
OF - Roberto Clemente (12)
Lanciare 100 partite e battere 1500 valide
Solo due giocatori nella storia della MLB hanno lanciato più di 100 partite e realizzato più di 1500 valide. Uno, ovviamente, è Babe Ruth. L'altro, non così ovviamente, è Cy Seymour.
Cy Seymour
Cy (abbreviazione di "Cylcone", il soprannome datogli dai giornalisti sportivi di New York) giocò per i New York Giants (1896-1900 e 1906-1910), Baltimore Orioles (1901-1902), Cincinnati Reds (1902-1906), e Boston Braves (1913). Gli Orioles erano una delle franchigie costitutive dell'American League prima di essere sostituiti dai New York "Hilltoppers" nel 1903). Cy lanciò per i Giants, all'inizio della sua carriera, realizzando un record di 61-56 in oltre cinque stagioni. Il mancino vinse 25 partite nel 1898 con una ERA di 3.18 per una squadra al settimo posto. Inoltre, fu leader della NL negli strikeouts - per le partite di nove inning - in tre stagioni consecutive (1897-1899). Lanciava la palla veloce, quella che alcuni chiamavano la curva migliore della League e una screwball. Aveva anche la reputazione di acrobata per le sue performance durante le partite. Come battitore, fu leader della NL nelle basi su ball dal 1897-1899. Giocò un paio di partite come outfield nel corso di questi anni, ma, dopo aver battuto .327 nel 1899 e .300 nel 1900, ci fu una seria discussione se spostarlo a tempo pieno all'esterno. Anche tre anni consecutivi con 268 e più inning lanciati presero il loro pedaggio sul suo braccio. Lanciò solo 53 innings nel 1900.
Quando nel 1901 andò a Baltimora nella nuova American League per allontanarsi dal tirannico proprietario dei Giants, Andrew Freedman, Seymour diventò un esterno a tempo pieno per il resto della sua carriera. La sua migliore stagione fu il 1905, quando guidò la NL nella media battuta (.377), valide (219), basi totali (325), slugging (0,559 %), percentuale arrivi in base (retroattivamente calcolato come .988), doppi (40), tripli (21) e RBI (121). In carriera realizzò una media battuta di .303 con 1723 valide, 799 RBI e 52 HR.
Palla da baseball gialla
1938 - 1939 Ford Frick
Spalding Official National League Yellow Baseball
La palla da baseball bianca è americana quanto l'apple pie e ha resistito alla prova del tempo. Tuttavia, nel 1938 Larry MacPhail, general manager dei Brooklyn Dodgers, suggerì di giocare con delle palle da baseball gialle che vennero effettivamente utilizzate il 2 agosto in una partita all'Ebbets Field. I Dodgers sconfissero i St. Louis Cardinals 6-2 nella prima partita di un doubleheader. Le squadre tornarono alle palline bianche nella partita serale che Brooklyn vinse 9-3. Il giornalista del New York Daily News, Hy Turkin, chiese ai lanciatori partenti, Freddie Fitzsimmons dei Dodgers e Curt Davis dei Cardinals, come si sentivano con le palline gialle. Turkin riferì che "non erano entusiasti".
Nel 1939, la palla gialla fu usata in altre tre partite dei Dodgers. I Cardinals erano di nuovo gli avversari in due di queste, vincendo 12-0, il 23 luglio all'Ebbets Field (di nuovo nella prima partita di un doubleheader con la seconda partita giocata con palline bianche), e 5-2 il 31 luglio allo Sportsman's Park. I Bums sconfissero i Chicago Cubs 10-4 nell'altra partita il 14 settembre al Wrigley Field (lo stesso modus operandi, prima partita di un doubleheader). Dopo di che, la palla gialla non venne mai più nuovamente utilizzata.
Andiamo velocemente al 1973. Charley Finley, proprietario degli Oakland A's, sperimentò una palla da baseball arancione durante lo spring training, sostenendo che i battitori avrebbero potuto vederla meglio. Una palla arancione fu utilizzata anche allo Houston Astrodome quando fu inaugurato per vedere se si riduceva il bagliore delle luci. La palla arancione non fu mai utilizzata in una partita della regular season in entrambe le League.
Juiced Balls?
Sappiamo che molti giocatori sono dopati. Ma per quanto riguarda le palle da baseball possono essere esse stesse alterate?
Un articolo di John Wolfson della rivista Wired rivela alcuni dei test fatti dietro le quinte che vanno avanti presso il Baseball Research Center dell'University of Massachusetts - Lowell. Due volte l'anno a partire dal 2000, il professor James Sherwood e i suoi collaboratori certificano le palline utilizzate nelle partite della Major League. All'inizio di ogni stagione e di nuovo poco prima dell'inizio delle World Series, la Rawlings invia da 72 a 96 palle dal loro magazzino. La squadra di Sherwood pesa e misura ogni sfera. Inoltre sparano due dozzine di palle contro una lastra di frassino (il legno utilizzato nella maggior parte delle mazze) per registrare la velocità di ritorno.
James Sherwood
Sebbene la maggior parte dei lanciatori possono scagliare la palla a 90 mph, la MLB decreta che le palle da baseball da testare devono essere lanciate a sole 58 mph e devono rimbalzare all'interno di un intervallo che è stato impostato decenni fa. Frustrato dalle restrizioni, Sherwood ha detto che le 58 mph non erano abbastanza sufficienti per determinare con precisione la vivacità di una palla. "La loro finestra di testing è troppo grande. Non so come mai sia stata messa così vasta. Una palla testata nella fascia alta potrebbe viaggiare fino a 50 feet (15 m) in più rispetto a una che entra nella fascia bassa". I 50 feet, naturalmente, sarebbero una grande differenza nel numero di fuoricampo.
Il Centro dispone di macchine e strumenti che potrebbero portare le procedure di prova nell'era moderna. Ma alla MLB non piace il cambiamento. Sherwood stima che la MLB non abbia cambiato il design della palla da quando giocava Babe Ruth.
Il Centro esegue i test supplementari sulle palle con attrezzature più moderne e potrebbe un giorno presentare i risultati alla MLB. "Forse faranno cambiare idea". L'autore dell'articolo conclude: "Certo che lo faranno. Subito dopo che i Cubs vinceranno le World Series".
Star Spangled Banner
L'inno The Star Spangled Banner (La bandiera adorna di stelle) fu suonato per la prima volta nel seventh-inning stretch di Gara 1 delle World Series del 1918, durante la prima guerra mondiale. Venne adottato come inno nazionale dal Congresso degli Stati Uniti il 3 marzo 1931, ma non diventò un appuntamento fisso nelle partite di Major League fino al 1942, durante la seconda guerra mondiale.
Stadium
Il primo ballpark della Major League ad avere la parola "Stadium" nel suo nome non fu lo Yankee Stadium, come spesso erroneamente si afferma, ma il Griffith Stadium di Washington.
Griffith Stadium
Mentre i Senators erano allo spring training nel 1911, il loro American League Park, di solito chiamato semplicemente "League Park", bruciò. Sorprendentemente, in tre settimane fu ricostruito, per buona parte, con acciaio e cemento, per iniziare la stagione in tempo. Il ballpark ricostruito fu rinominato Griffith Stadium nel 1920 in onore del manager dei Senators, che divenne anche il proprietario e presidente in quella stagione. Lo Yankee Stadium non aprì fino al 1923.
Nota: Il Polo Grounds, casa dei New York Giants, fu ufficialmente Brush Stadium dal 1911-1919, ma non fu mai chiamato così dai giornalisti e tifosi.
Fatti sui battitori di potenza
Mel Ott
• Mel Ott colpì 511 home run in carriera, tutti per i New York Giants. Nessuno di questi fu colpito allo Shibe Park di Philadelphia. Ciò può essere dovuto al fatto che Mel era un battitore di line drive e come potete vedere dalla foto, lo Shibe Park (che dopo divenne Connie Mack Stadium) aveva un'alta recinzione a destra.
Shibe Park di Philadelphia
• Nel corso del 1968, Frank Howard dei Washington Senators colpì 10 home runs su 20 at-bats. Concluse la stagione con 44 fuoricampo.
Frank Howard
• L'8 giugno del 1961: I Kansas City Athletics colpirono tre tripli consecutivi nel terzo inning realizzando cinque punti contro gli Yankees. Lo stesso giorno, i Milwaukee Braves colpirono quattro HR consecutivi nella sconfitta con i Reds al Crosley Field, 10-8. Ed Mathews, Hank Aaron, Joe Adcock e Frank Thomas furono gli autori dei fuoricampo.
Earle Combs
• Parlando di tripli consecutivi, Earle Combs degli Yankees stabilì un record colpendo tre tripli consecutivi il 22 settembre 1927 contro i Tigers allo Yankee Stadum. Nella stessa partita, Babe Ruth colpì il suo 56°HR (sulla strada per il record dei 60 che durò per 34 anni), con i New York che sconfissero Detroit 8-7.
Babe Ruth
Riferimenti da The Rules and Lore of Baseball, di Rich Marazzi
Due grand slam in una partita - da parte di un lanciatore!
Tony Cloninger
Il 3 luglio 1966, Tony Cloninger realizzò una prodezza che nessun lanciatore prima o dopo di lui è mai riuscito ad eguagliare. Colpì due grande slam in una partita per gli Atlanta Braves contro i San Francisco Giants al Candlestick Park. Realizzò anche un singolo RBI nella vittoria per 17-3. I suoi 9 RBI avevano battuto il precedente record di 7 realizzato dal pitcher dei New York Yankees, Vic Raschi, nel 1953.
Cloninger colpì il primo grand slam nel primo inning contro Bob Priddy, che aveva sostituito il partente Joe Gibbon, portando il parziale dei Braves a 7-0. Quando Tony andò a battere nel quarto inning con le basi piene, Joe Torre era in terza base. Il coach di terza Grover Resinger gli disse che poteva "percepire" che Tony stava per stabilire un record battendo un altro slam.
"Neanche per idea", disse Joe, "Sono qui da cinque anni, e non ho mai visto nessuno batterne due in una partita". Un lancio dopo, il mancino Ray Sadecki provò una fastball, e Cloninger la colpì verso l'esterno destro. L'esterno centro, Willie Mays, e l'esterno destro, Jesus Alou, corsero verso la palla, solo per vederla andare oltre la recinzione. Resinger era fuori di testa. In 90 anni di storia della National League, nessun giocatore - tanto meno un lanciatore - aveva mai battuto due grand slam in una partita.
Cloninger concluse la stagione 1966 con un record di 14-11 per il quinto posto dei Braves. Colpì un totale di cinque fuoricampo quell'anno e 11 in tutta la sua carriera. Il pitcher destro compilò un record di 113-97 (W/L) nella sua carriera di 12 anni con i Milwaukee / Atlanta, Cincinnati e St. Louis.
Jersey City Dodgers?
Roosevelt Stadium negli anni '40
I Brooklyn Dodgers giocarono sette partite "in casa" al Roosevelt Stadium di Jersey City nel 1956 e altre sette nel 1957. Faceva parte della campagna del proprietario Walter O'Malley per convincere i funzionari di New York che c'era l'urgenza di trovare una soluzione al problema dell'invecchiamento dell'Ebbets Field. Aveva venduto il vecchio stadio costruito 43 anni prima alla città nel mese di ottobre del 1956 e rinnovato il contratto di locazione per altri tre anni per dare il tempo di costruire un nuovo stadio. Giocando a Jersey City, sperava anche di innescare il grande interesse dei fans nel convincere i funzionari del New Jersey a costruire lo stadio.
Il sindaco Bernard J. Berry effettua il primo lancio prima della partita Dodgers-Phillies del 19 aprile 1956, la prima delle quattordici partite della regular season giocate al Roosevelt Stadium durante le stagioni del 1956 e del 1957
Il Roosevelt Stadium, un progetto della Works Progress Administration del 1937, che prese il nome da Franklin D. Roosevelt con 24500 posti a sedere, aveva solamente 7400 posti in meno dell'Ebbets Field. I New York Black Yankees vi giocarono alcune partite nel 1940. Il 18 aprile del 1946, Jackie Robinson giocò per i Montreal Royals, AAA affiliata ai Dodgers, contro i New Jersey Giants nella partita inaugurale della stagione dell'International League. Robinson divenne così il primo giocatore afro-americano nel baseball professionistico dell'epoca moderna. I Giants avevano venduto 52000 biglietti per la partita, più del doppio della capacità dello stadio. Jackie fu fischiato a squarciagola nella sua prima apparizione al piatto. Tuttavia, ebbe un debutto sensazionale: tre singoli, un HR da tre punti, e due rubate nella vittoria per 14-1 sulla squadra di casa. Nessuno poteva sapere che Jackie sarebbe tornato 10 anni dopo con i Dodgers.
Jackie Robinson debuttò con i Royals a Jersey City il 18 aprile 1946. Secondo quanto riferito,c'erano 52000 fans al Roosevelt Stadium. Nel primo at-bat Robinson colpì un groundout sull'interbase. La volta successiva, con Tom Tatum e George Shuba in base, colpì un home run a sinistra contro Warren Sandell.
Shuba, un bianco di Youngstown, Ohio, aspettò Robinson, il suo compagno di squadra nero, per stringergli la mano. Il giornalista premio Pulitzer del New York Times, Dave Anderson scrisse: "Shuba ha teso la sua mano destra e ha stretto quella di Robinson - Un momento semplice, silenzioso, determinante nella storia del baseball"
Nel 1956 i Dodgers erano forti delle loro prime World Series vinte. Eppure avevano totalizzato solo 1.033.589 spettatori all'Ebbets Field durante la stagione 1955. Anche se figuravano al secondo posto nella League, O'Malley non riteneva sufficientemente utile tenere la franchigia nell'attuale location.
Alcuni highlights delle partite dei Dodgers a Jersey City nel 1956-7:
• 12214 coraggiosi tifosi sfidarono il freddo e la pioggia per vedere i Dodgers sconfiggere i Phillies 5-4 nella prima partita di MLB a Jersey City. Questa risultò essere la più grande folla di giorno delle 14 partite dei Dodgers giocate a New Jersey.
• Carl Furillo colpì il primo home run dei Dodgers al Roosevelt Stadium il 25 luglio 1956. Mentre Don Newcombe sconfisse Brooks Lawrence dei Reds, 2-1.
• 15 agosto 1956: Willie Mays dei New York Giants colpì l'unico HR completamente fuori dal ballpark per battere i Dodgers e Don Newcombe 1-0 davanti a 26385 spettatori. Questa fu la sola sconfitta di Brooklyn nelle sette partite giocate a New Jersey in quella stagione.
• La media di 21196 tifosi dei Dodgers a partita nel 1956 a Jersey City, rispetto ai 15217 dell'Ebbets Field, significava un incremento del 40 per cento. Il totale di presenze nella stagione fu di 1.213.562 (2° nella NL a 8 squadre).
• I Dodgers attirarono ancora più fans nelle loro sette partite a Jersey City nel 1957, realizzando un record di 4-3. La partecipazione totale per la stagione fu però di 1.028.258 spettatori (quinti nella League).
• Don Drysdale lanciò il primo dei suoi 49 shutouts il 5 giugno del 1957 a Jersey City, battendo i Cubs 4-0.
• 3 settembre 1957: Brooklyn giocò la sua ultima partita in New Jersey, perdendo con i Phillies 3-2 in 12 innings.
Disperando di ottenere un nuovo stadio a New York o nel New Jersey, O'Malley spostò la sua squadra a Los Angeles per la stagione 1958. Il Roosevelt Stadium venne demolito nel 1985.
Arbitri sulle linee di foul
Nelle World Series del 1947 furono assegnati per la prima volta due arbitri per le linee di foul, portando lo staff arbitrale a sei componenti.
• Jim Boyer dell'American League e George Magerkurth della National League presidiarono le linee di foul in Gara 1 allo Yankee Stadium, quando i Brooklyn Dodgers persero 5-2.
Riunione al piatto dei sei arbitri con i manager Chuck Dressen, dei New York Yankees, e Ray Blades (faccia nascosta), dei Brooklyn Dodgers, per le regole di campo prima dell'inizio di Gara 3 delle World Series del 1947 all'Ebbets Field. Il catcher Bruce Edwards dei Dodgers, a sinistra, riscalda il pitcher Joe Hatten.
Questa fu la prima World Series in cui vennero utilizzati 6 arbitri sul campo. Gli arbitri delle World Series del 1947 furono Babe Pinelli, Eddie Rommel, Larry Goetz, Bill McGowan, Jim Boyer, George Magerkurth
• Dal 1939, ogni League aveva fornito un arbitro in più a ogni partita delle World Series nel caso uno dei "Men in Blue" si fosse infortunato, come era successo a Charley Moran nel Fall Classic del '38 quando fu colpito sulla bocca da una palla tirata.
• Il Commissioner Happy Chandler aveva deciso che, se venivano pagati i due arbitri supplemetari, loro avrebbero anche lavorato per i loro soldi.
• Boyer e Magerkurth si alternarono tra loro partita dopo partita a destra e a sinistra del campo, mentre i quattro arbitri interni ruotarono tra di loro.
• Tale sequenza di rotazione continuò fino al 1964, quando tutti i sei arbitri ruotarono, ciascuno ricoprendo ogni posizione partita dopo partita.
At-bat di una donna in Major League
Kitty Burke
Il 31 luglio 1935, Kitty Burke, cantante di nightclub e artista di burlesque, era tra i 30000 spettatori al Crosley Field di Cincinnati a guardare i Reds che giocavano con i Cardinals. A causa del tutto esaurito che aveva riempito gli stand, 10000 spettatori, tra cui Kitty, erano ammassati sul campo oltre una corda, in territorio foul, che si estendeva da dietro casa base alle linee di foul verso le recinzioni outfield.
La partita in cui Kitty fece la sua unica apparizione venne giocata in un'atmosfera un po' carnevalesca, perché la prima partita serale nella storia ebbe luogo appena due mesi prima, al Crosley Field (25 maggio 1935). Il baseball di notte era ancora una novità.
Burke, tifosa dei Reds, aveva disturbato sistematicamente i battitori avversari per tutta la notte.
Era in piedi a soli dieci metri da casa base quando Joe "Ducky" Medwick dei Cardinals segnò nell'ottavo inning per portare in vantaggio i suoi 2-1. Kitty detestava l'impertinente giocatore, soprattutto da quando aveva segnato nel suo precedente at-bat.
Joe "Ducky" Medwick
"Non sai battere nulla!", gridò verso di lui, "Non sei nemmeno capace di colpire la palla con un asse da stiro!".
Medwick prese fuoco e le rispose: "Tu non potresti battere neanche se sventolassi un elefante!".
Nella parte bassa dell'ottavo, Kitty era ancora fumante pazza per la risposta di Medwick. Così, quando Babe Herman si diresse verso il box di battuta, Kitty decise di agire. "Ehi, Babe!", gli urlò, "Prestami la tua mazza!". Herman decise che avrebbe battuto dopo e così chiamò tempo e diede la sua mazza alla signorina.
"Vai orsù", le disse.
Babe Herman
Indossando un abito e tacchi alti, Kitty andò verso Herman, prese la sua mazza ed entrò nel box di battuta. La folla scoppiò a ridere. Tra gli spettatori c'era il Commissioner Kenesaw Mountain Landis, che pochi anni prima aveva bandito una ragazza di 17 anni dal giocare nelle minor league dopo che aveva messo strikeout Babe Ruth e Lou Gehrig back to back (al momento stava giocando per gli Yankees in AA).
Bill Stewart
Né lui né l'arbitro capo Bill Stewart cercarono di fermare la donna decisa a battere. Dopo aver sventolato un paio di volte, Kitty gridò al pitcher dei Cardinals, Paul Dean: "Ehi, tu campagnolo. Lanciami una palla!"
e gli chiese perché non fosse andato a casa e mungere le mucche.
Paul Dean
Incerto sul da farsi, Dean rimase sul monte di lancio. Ormai, la folla era in crisi isterica e gridavano a Dean di lanciare la palla. Infine, Stewart urlò: "Play Ball!".
Piuttosto che sparare una palla veloce, Dean lanciò la palla sottomano. Kitty sventolò e colpì una rimbalzante lenta verso il lanciatore, che prese la morbida battuta e la eliminò in prima. Kitty poi tornò di corsa tra la folla festante, e nella storia del baseball,
dicendo: "Se mi voleva, avrebbe dovuto inseguirmi".
Il manager dei Cardinals, Frankie Frisch, sostenne che avrebbe dovuto essere il terzo out. Tuttavia, l'arbitro non fu d'accordo, senza contare che il suo at-bat non era ufficiale in quando lei non era nel roster. Herman poi colpì un doppio e i Cincinnati vinsero 4-3 in dieci innings.
Kitty Burke divenne così la prima e unica donna ad aver tentato di battere in una partita di Major League,
in tacchi alti e abito lungo.
Presumibilmente, i Reds le diedero una divisa che usò durante le sue esibizioni di burlesque.
Dopo la partita, Babe Herman disse ai giornalisti: "Questa è la prima volta in assoluto che una donna ha battuto come pinch-hitter per me".
Un cycle con quattro battitori
Domenica 6 giugno 1993: Detroit sconfisse California 11-4 al Tiger Stadium. Nel terzo inning, i Tigers realizzarono una rara prodezza colpendo per il cycle con quattro battitori consecutivi. Ecco cosa successe con un out contro il pitcher destro John Farrell.
• Travis Fryman colpì un singolo.
• Cecil Fielder mise a segno un fuoricampo.
• Kirk Gibson piazzò un doppio.
• Chad Kreuter battè un triplo.
Dei cinque lanciatori degli Angels che ruotarono quel giorno, l'unico ad eliminare i tre battitori dei Tigers affrontati nell'ottavo inning fu l'interno (3B - SS - 2B) René González, che non aveva mai più lanciato dai tempi dell'American Legion.
René González
Luci accese alle World Series
La prima volta che furono accese le luci per una partita delle World Series avvenne in Gara 5 del Fall Classic del 1949 all'Ebbets Field, Brooklyn. Il Commissioner Happy Chandler ordinò che venissero accese le luci alle 4:50, quando la partita entrò nell'ottavo inning. In quel momento c'era il sole d'ottobre, ma le ombre delle tribune a due livelli avevano coperto il campo.
Happy Chandler
Chandler era intenzionato ad accendere le luci allo Yankee Stadium durante Gara 6 delle World Series del 1947 se la partita (che durò 3 ore e 19 minuti e vinta dai Dodgers 8-6) fosse andata agli innings supplementari.
Eliminare 3 corridori al piatto
Il 19 giugno 1889, l'esterno centro William Hoy degli Washington Nationals della National League diventò il primo esterno ad eliminare tre corridori a casa base in una sola partita. L'impresa si verificò in una partita contro gli Indianapolis Hoosiers.
Hoy, che era rimasto sordo e muto per la meningite all'età di tre anni, fu soprannominato "Dummy" per tutta la sua carriera.
K per strikeout
Henry Chadwick
Henry Chadwick per primo utilizzò la lettera K per indicare uno strikeout agli albori del baseball pro nel 1860, quando diede alle stampe Dime Base-Ball Player, edito da Irwin P. Beadle & Co. Chadwick, un inglese emigrato negli Stati Uniti nel 1837, aveva portato il suo amore per il cricket in questo continente e ne divenne scrittore per il New York Times nel 1850. Egli inoltre si innamorò da subito della propaggine del cricket nota come "base-ball" e pubblicò con Beadle la guida definitiva per il nuovo sport. Egli fu anche il primo a catalogare valide, fuoricampo e basi totali, che poi portarono alle statistiche come la media battuta e slugging percentuale, anche se non fu il diretto responsabile della loro invenzione.
La prima edizione del 1860 del DIME BASE-BALL PLAYER
|