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Il top della storia dell'All-Star Game del 1966 non ebbe nulla a che fare con il baseball. Fu la produzione di vesciche da calore causate dall'elevatissima temperatura, oltre quaranta gradi, che investì St. Louis in quei giorni a farla da padrona. Molti degli spettatori del Busch Memorial Stadium, il primo Midsummer Classic giocato in questo stadio nell'anno della sua inaugurazione, svennero in tribuna e nei dugout furono utilizzati sali e ossigeno per i giocatori. Nonostante queste intense condizioni, la partita venne giocata come programmata, anche se nessuno voleva spendere molto tempo sul campo. L'American League prese un vantaggio di 1-0 contro Sandy Koufax nel secondo inning, quando Brooks Robinson colpì un line a sinistra, con un out, che si trasformò in un triplo quando Hank Aaron lasciò scivolare la palla davanti a sé. Robinson segnò pochi istanti dopo su un lancio pazzo. La National League pareggiò contro Jim Kaat, nel quarto, su singolo di Willie Mays, Roberto Clemente e Ron Santo. Come la partita andò agli extra innings, Tim McCarver mise a segno un singolo contro Pete Richert. Poi, Ron Hunt si sacrificò con un bunt e Maury Wills centrò un singolo a destra per il punto vincente. Alcuni scherzarono con Wills dicendo che aveva salvato molte vite chiudendo il gioco, a 40 gradi e più, in soli dieci inning.

"Casey (Stengel), cosa ne pensi del nuovo stadio?", chiese Bernie McCoy del Globe Democrat al grande manager, "Beh, io te lo dirò, giovane amico, sembra sicuro che tenga veramente il calore e proprio bene".

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Maury Wills

Partita numero 37
Data 12/07/1966
Stadio

Busch Memorial Stadium
- St. Louis

Spettatori 49936
M.V.P.

Brooks Robinson

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Denny McLain
Sandy Koufax
Managers
Sam Mele
Walter Alston
Coaches
Hank Bauer
Herman Franks
Birdie Tebbetts
Harry Walker

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League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
R
H
E
American
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
6
0
National
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
2
6
0

WP: Gaylord Perry (1-0) LP: Pete Richert (0-1)

La partita

Il ventiduenne Denny McLain dei Detroit Tigers contro il trentenne mostro sacro Sandy Koufax, avviato alla Hall of Fame. Questi furono i due pitcher partenti scelti, rispettivamente, da Sam Mele, manager dei Minnesota Twins finalisti delle World Series del 1965, e Walter Alston, manager dei Los Angeles Dodgers vincitori delle W.S. dell'anno precedente. Il primo inning si risolse con sei eliminazioni. Con un out, nella parte alta del secondo, Brooks Robinson mise a segno un triplo sull'esterno sinistro. George Scott venne eliminato al volo dal prima base e con due out e corridore in terza si presentò alla battuta Bill Freehan. Un lancio pazzo di Koufax permise a Brooks di segnare il punto del vantaggio dell'AL, e Bill fu il terzo eliminato su volata. McLain chiuse il secondo e terzo inning con sei out. Koufax non concesse più nulla ma passò il testimone al suo successore Jim Bunning con l'handicap di un punto. Jim Kaat rilevò il bravo Mc Lain al quarto inning. Mentre Bunning se la cavò egregiamente con tre eliminazioni, Kaat incontrò subito la potenza dell'attacco della NL. Nella parte bassa del quarto inning i primi due battitori misero a dura prova Kaat: Willie Mays seguito da Roberto Clemente colpirono due singoli. Con zero out e due corridori sulle basi, Hank Aaron venne eliminato al volo e Willie McCovey battè sul prima base che assistette in seconda per il secondo out mentre Mays arrivò in terza. Ron Santo siglò un singolo sul terza base per il pareggio della NL. Joe Torre fu il terzo out e alla fine del quarto inning la partita era 1 a 1. I pitcher che si alternarono successivamente, Mel Stottlemyre e Sonny Siebert per l'AL e Juan Marichal e Gaylord Perry per la NL, non concessero nulla chiudendo il nono inning in perfetta parità. Nel primo extra inning, Gaylord Perry che era salito sul monte al nono affrontò cinque battitori dell'AL concedendo una sola valida e nessun punto. Nella parte bassa del decimo, l'AL schierò sul monte Pete Richert, pitcher degli Washington Senators, che affrontò il suo primo battitore, il catcher Tim McCarver entrato all'ottavo in sostituzione di Joe Torre. McCarver piazzò un singolo sull'esterno sinistro e nel box si posizionò Ron Hunt. Come da manuale venne giocato il bunt di sacrificio che fece avanzare in seconda McCarver. Maury Wills, interbase dei Los Angeles, colpì il lancio e lo depositò sull'esterno destro permettendo a McCarver di segnare il punto della vittoria per la National League.

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Anche se molti All-Star Game sono stati caratterizzati da grandi duelli fra lanciatori e brillanti prestazioni sul monte di lancio, nessun'altra partita fino ad oggi fu così unilaterale come questa. "Strikeout classic" sarebbe stato un titolo più appropriato per questo Midsummer Classic, che coinvolse dodici lanciatori - ognuno dei quali realizzò almeno uno strikeout per un record dell'All-Star di trenta strikeout. Ancora una volta, il gioco andò agli extra inning e si risolse con la vittoria della National League. Il circuito senior non aveva segnato punti per 13 inning consecutivi (vedi All-Star Game 1966 e parte del 1967). Gli Americans rimasero a secco di punti negli ultimi nove inning di questa edizione. Richie Allen colpì un fuoricampo contro Dean Chance nel secondo e nel sesto Brooks Robinson pareggiò con un homerun contro Fergie Jenkins. Il punteggio rimase così fino al quattordicesimo, quando Tony Perez, l'MVP, spedì a sinistra il lancio di Catfish Hunter oltre la recinzione del campo. Questa partita è finita nel libro dei record sia per il più lungo All-Star Game, nonché per il primo Midsummer Classic in cui i fuoricampi hanno rappresentato tutto il punteggio.

"Sono orgoglioso della mia intera carriera. Ho avuto una grande carriera. Ho giocato con un sacco di grandi giocatori in buone squadre, soprattutto a Cincinnati. Abbiamo vinto pennant e World Series. Sono orgoglioso di questo. L'All-Star games. Sarò più orgoglioso quando sarò eletto nella Hall of Fame. Questo sarebbe il top". Tony Perez

Partita numero 38
Data 11/07/1967
Stadio

Anaheim Stadium - Anaheim

Spettatori 46309
M.V.P.

Tony Perez

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Dean Chance
Juan Marichal
Managers
Hank Bauer
Walter Alston
Coaches
Bill Rigney
Herman Franks
Eddie Stanky
Harry Walker

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Il fuoricampo di Tony Perez al 15° minning

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11 12 13 14 15
R
H
E
National
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
2
9
0
American
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
8
0

WP: Don Drysdale (1-0) LP: Catfish Hunter (0-1) S: Tom Seaver (1)

HR: NL - Dick Allen (1), Tony Perez (1); AL - Brooks Robinson (1)

La partita

L'incredibile Midsummer Classic del 1967 impegnò 7 pitcher della NL (Juan Marichal *, Fergie Jenkins *, Bob Gibson * , Chris Short, Mike Cuellar, Don Drysdale * e Tom Seaver *) e 5 dell'AL (Dean Chance, Jim McGlothlin, Gary Peters, Al Downing, Catfish Hunter *). Di questi sei * sono stati eletti nella Hall of Fame. Al secondo inning Dick Allen, terza base dei Phils, si presentò alla battuta da leadoff contro Dean Chance, pitcher dei Twins, e colpì la palla che si depositò sulle tribune dietro l'esterno centro. Il risultato di 1 a 0 per la National League durò fino alla parte bassa del sesto. Il primo battitore, Jim Fregosi, andò strikeout contro Fergie Jenkins e si presentò al piatto il terza base degli Orioles e futuro Hall of Famer, Brooks Robinson, che colpì a sua volta un fuoricampo, riportando in parità l'incontro. La partita andò al primo extra inning e poi per altri tre ancora senza che il risultato cambiasse. Nella parte alta del 15°, con un out, il pitcher Catfish Hunter, al suo quarto inning, si trovò di fronte Tony Perez che aveva messo strikeout nel dodicesimo inning. Perez centrò la palla di Hunter depositandola oltre l'esterno sinistro per il 2 a 1 della National. Il mezzo inning si chiuse così e all'American League rimaneva un solo turno di battuta per pareggiare o vincere l'incontro. Il manager Walter Alston schierò il giovane Tom Seaver sul monte, al suo primo anno nella MLB con i Mets. Seaver doveva misurarsi con la parte centrale del lineup dell'American con battitori esperti quali Tony Conigliaro, Carl Yastrzemski, Bill Freehan e Ken Berry. Il lanciatore rookie non si fece intimidire e con due fly, una base su ball e uno strikeout chiuse la 38° edizione dell'All-Star Game tra la gioia dei giocatori e tifosi della National League.

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La partita del 1968 rappresentò una nuova era del baseball perché fu la prima All-Star Game ad essere giocata in un'arena indoor sull'erba artificiale. Molti fan disapprovarono la selezione delle League e ritennero che la scelta avesse rovinato l'atmosfera del Midsummer Classic. Se l'ambiente avesse avuto un effetto sui giocatori è discutibile, ma la partita terminò con il risultato del primo 1 a 0 della serie. Willie Mays, leadoff nella parte bassa del primo inning, mise a terra una valida sull'esterno sinistro. Un tentativo di pickoff di Tiant passò la prima base Harmon Killebrew e Mays andò in seconda. Poi venne il peggio quando effettuò un lancio pazzo a Curt Flood, spostando Mays in terza. Con corridori in prima e terza e nessuno ancora fuori, Tiant costrinse Willie McCovey a battere in doppio gioco ma Mays segnò. La situazione più vicina al pareggio per l'American League arrivò al settimo inning quando Tony Oliva colpì la palla sulla recinzione a sinistra, che per poco non diventò un home run. Fu purtroppo solo un doppio e l'American League venne sconfitta per la sesta volta consecutiva.

Partita numero 39
Data 09/07/1968
Stadio

Astrodome - Houston

Spettatori 48321
M.V.P.

Willie Mays

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Luis Tiant
Don Drysdale
Managers
Dick Williams
Red Schoendienst
Coaches
Cal Ermer
Dave Bristol
Mayo Smith
Herman Franks

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
1
National
1
0
0
0
0
0
0
0
0
1
5
0

WP: Don Drysdale (1-0) LP: Luis Tiant (0-1) S: Jerry Koosman (1)

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Il MVP Willie Mays mentre colpisce il singolo che gli permetterà di segnare l'unico punto della 39a edizione del Midsummer Classic del 1968

La partita

Partita dominata dai 12 lanciatori utilizzati dai due manager Dick Williams (Boston Red Sox) e Red Schoendienst (St. Louis Cardinals). Per l'AL si alternarono Luis Tiant, Blue Moon Odom, Denny McLain, Sam McDowell, Mel Stottlemyre e Tommy John (5 Hit - 1 Run - 6 BB - 9 SO). La NL schierò Don Drysdale, Juan Marichal, Steve Carlton, Tom Seaver, Ron Reed e Jerry Koosman (3 Hit - 0 Run - 0 BB - 11 SO). Tutto si risolse nella parte bassa della prima ripresa quando Willie Mays arrivò in prima su un singolo a sinistra e poi una sequenza di episodi (pickoff sbagliato e lancio pazzo) portarono in terza Mays. La palla battuta in doppio gioco con zero out di Willie McCovey (4-6-3) permise al fuoriclasse dei Giants di segnare il punto dell'1 a 0. Chi mai avrebbe pensato che la partita sarebbe finita con questo risultato? Penso proprio nessuno dei 48321 spettatori presenti all'Astrodrome! Le due rotation funzionarono alla grande e solamente nella parte alta del settimo inning il pubblico sperò nel possibile pareggio vista la traiettoria della palla battuta da Tony Oliva. Ma l'euforia si spense subito quando la palla rimase in campo dopo aver colpito il bordo della recinzione, trasformandosi in un doppio che non ebbe seguito. Per l'ultimo attacco dell'American League, il manager della NL Schoendienst schierò sul monte Ron Reed, degli Atlanta Braves, a difendere il risultato acquisito. Il primo battitore Bert Campaneris colpì una rimbalzante in terza e fu eliminato su assistenza in prima base, mentre il secondo battitore Davey Johnson andò strikeout. A questo punto per affrontare Carl Yastrzemski, bomber dei Boston Red Sox e terzo in battuta, l'esperto Reed lasciò il posto al venticinquenne Jerry Koosman, al suo secondo anno in MLB. Cambio azzardato se si tiene conto che nel suo primo anno con i Mets aveva realizzato un record negativo di 0-2 con un'Era di 6.04. Diversa sarebbe stata la regular season del 1968 in cui avrebbe conseguito un invidiabile record di 19-12 e un'ERA di 2.08. Ma a metà stagione la sua scelta di chiudere l'incontro era quantomeno discutibile. Invece il pivellino mise strikeout nientepopodimeno che il grande Yastrzemski per la vittoria della National League e a lui fu accreditata la salvezza dell'incredibile All-Star Game del 1968.

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L'American League entrò in questo All-Star Game determinata a chiudere gli anni '60 con una vittoria e continuare lo slancio nel prossimo decennio. Gli anni da leader erano lontani, e avevano perso 10 delle 12 edizioni in questo decennio, molte di queste agli inning supplementari. Negli ultimi quaranta inning precedenti questa partita, i Nationals avevano segnato solo sei punti e nonostante questo erano ancora imbattibili. Il Midsummer Classic del 1969 era stato inizialmente previsto per il 22 luglio, ma una tempesta di pioggia torrenziale fece spostare la manifestazione al giorno successivo. Alla fine del terzo inning, però, la National League aveva già realizzato otto punti, grazie ad un assalto omicida a Mel Stottlemyre e al suo successore, Blue Moon Odom. L'American League niente poté sino alla fine e dovette inchinarsi alla senior league ed accusare la settima sconfitta consecutiva. Molti fans iniziarono ad imitare i sentimenti negativi dei tifosi della National dei decenni precedenti, quando l'AL dominava l'altra league. A questo punto, la squadra poteva sicuramente ripetere quello che disse l'ex stella dell'American League, Charlie Gehringer, nel 1934: "Sta cominciando a diventare imbarazzante". Willie McCovey vinse il Most Valuable Player Award in gran parte dovuto ai suoi due home run che eguagliavano il record delle serie dell'All-Star di Arky Vaughan (All-Star Game del 1941), Ted Williams (All-Star Game del 1946) e Al Rosen (All-Star Game del 1954).

"Non credo che il baseball abbia una superstar oggi, indipendentemente da quello che dicono gli stipendi. Henry Aaron, Willie Mays e Joe DiMaggio erano superstar". Willie McCovey

Partita numero 40
Data 23/07/1969
Stadio

RFK Memorial Stadium - Washington, DC

Spettatori 45259
M.V.P.

Willie McCovey

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente

Mel Stottlemyre

Steve Carlton

Managers

Mayo Smith

Red Schoendienst
Coaches
Alvin Dark
Dave Bristol
Earl Weaver
Leo Durocher

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Willie McCovey

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
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National
1
2
5
1
0
0
0
0
0
9
11
0
American
0
1
1
1
0
0
0
0
0
3
6
2

WP: Steve Carlton (1-0) LP: Mel Stottlemyre (0-1)

S: Phil Niekro (1)

La partita

Per il 100° anniversario del baseball professionale il Midsummer Classic venne celebrato nella capitale. Il manager dell'AL, Mayo Smith, schierò sul monte l'asso degli Yankees Mel Stottlemyre. La partita si aprì con un singolo di Matty Alou che avanzò in seconda su scelta difesa e arrivò in terza su lancio pazzo. Un errore dell'esterno sinistro permise alla NL di segnare il primo punto. Con due groundout si concluse la parte alta del primo inning. Steve Carlton, al suo quinto anno nella MLB con i St. Louis, fu schierato come partente per la NL e chiuse il primo inning con tre eliminazioni. Stottlemyre venne nuovamente incontrato duro nel secondo inning dal singolo di Cleon Jones e dal fuoricampo di Johnny Bench per il 3 a 0 della NL. Carlton incassò un solo fuoricampo da Frank Howard per il 3 a 1 nella parte bassa dello stesso inning. Sul monte dell'AL Stottlemyre venne sostituito da Blue Moon Odom, pitcher degli A's, che venne letteralmente aggredito dai bombers della National. Singolo di Hank Aaron, fuoricampo di Willie McCovey, singolo di Bench, doppio di Felix Millan e doppio di Steve Carlton per un totale di 5 punti. Con un out e un corridore in seconda Odom venne sostituito da Darold Knowles che chiuse l'inning senza altri danni ma il punteggio ora pesava come un macigno. All'inizio del terzo inning la NL conduceva 8 a 1. Nella seconda metà dell'inning Carlton subì solo un fuoricampo dal leadoff Bill Freehan che dava il secondo punto agli attoniti Americans. Nel quarto la National allungò il proprio vantaggio con un fuoricampo di Willie McCovey su Denny McLain, che aveva sostituito Knowles. Nella parte bassa del quarto la National aggiunse ancora un altro punto, grazie al singolo di Freehan che spinse a casa il pinch hitter Reggie Smith. Si alternarono sul monte per l'AL i pitchers Dave McNally, Sam McDowell e Ray Culp che frenarono l'emorragia ma il danno rimase incolmabile perchè le mazze del lineup non riuscirono a scardinare lo svantaggio acquisito. La National League vinceva il suo consecutivo settimo Midsummer Classic.

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L'American League entrò nel 1970 decisa a rompere l'imbarazzante striscia di sette sconfitte che l'aveva afflitta per tutto il decennio precedente. Il manager dell'American League, Earl Weaver, schierò un forte pitching per avere delle chance contro la potenza dei battitori della National League. Fu il duello tra i lanciatori che dominò la maggior parte del gioco. Finalmente la striscia negativa dell'AL, sembrò essere solo un brutto ricordo, quando all'inizio del nono conducevano per 4 a 1. Poi successe ... La National colpì Catfish Hunter. Prima diede al leadoff Dick Dietz un fuoricampo e poi tre singoli, battuti dai successivi tre battitori, seguiti da un sacrificio di Roberto Clemente che portarono la partita agli extra inning. Nella parte inferiore del dodicesimo, Pete Rose mise a segno un singolo, seguito da un altro di Billy Grabarkewitz. Jim Hickman colpì una valida al centro e l'esterno Amos Otis caricò la palla, sparando un razzo al piatto per giocare Rose. Ray Fosse potentemente cercò di bloccare il piatto, ma Rose era determinato a segnare. Caricò Fosse, che nella collisione perse la palla e i sensi, e ottenne il punto vincente (Fosse riportò la rottura della spalla e dopo l'incidente non fu più lo stesso). Un nuovo decennio era cominciato, ma con gli stessi risultati del precedente. Ancora una volta, la National League si trovava in svantaggio ed era riuscita a strappare un'altra vittoria agli Americans.

Partita numero 41
Data 14/07/1970
Stadio Riverfront Stadium - Cincinnati
Spettatori 51838
1° Lancio

Presidente Richard Nixon

M.V.P.

Carl Yastrzemski

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Jim Palmer
Tom Seaver
Managers
Earl Weaver
Gil Hodges
Coaches

Ralph Houk

Leo Durocher

Kefty Phillips

Lum Harris

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Richard Nixon lancia la prima palla

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11 12
R
H
E
American
0
0
0
0
0
1
1
2
0
0
0
0
4
12
0
National
0
0
0
0
0
0
1
0
3
0
0
1
5
10
0

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Nel 12° inning il punto vincente di Pete Rose in collisione con il catcher Ray Fosse

WP: Claude Osteen (1-0) LP: Clyde Wright (0-1)

La partita

Due futuri Hall of Famer furono i partenti del 41° Midsummer Classic: Tom Seaver, asso dei Mets, e Jim Palmer, stella degli Orioles. Lanciarono tre inning ciascuno concedendo una sola valida e nessun punto. Alla fine del quinto la partita era ancora sullo 0 a 0. Nella parte alta del sesto si presentò sul monte per la National Gaylord Perry, dei Giants. Il leadoff Ray Fosse battè subito un singolo e venne spinto in seconda dal bunt di sacrificio del pitcher Sam McDowell. Con due out e corridore in seconda arrivò al piatto Carl Yastrzemski e mise a segno il singolo che spinse a punto Fosse per l'1 a 0. Mentre il lineup della National non riusciva a penetrare la difesa dell'AL, questi raddoppiarono nella parte alta del settimo. Brooks Robinson arrivò in prima su un singolo contro il riconfermato Perry. Tony Oliva prese una base su ball e Davey Johnson piazzò un basehit riempendo le basi con un out. Fosse colpì una volata al centro che permise a Robinson di segnare il secondo punto. Perry chiuse l'inning senza concedere ulteriori punti. Nella parte bassa dello stesso inning la NL ridusse lo svantaggio segnando un punto su scelta difesa dell'American League. Con le basi piene (singolo di Bud Harrelson, base su ball a Cito Gaston e hit by pitch di Denis Menke) e zero out, Willie McCovey battè in doppio gioco e Harrelson segnò. Ma all'ottavo l'American prese nuovamente il largo segnando due pesanti punti. Con un out, i singoli di Yastrzemski e di Willie Horton riempirono prima e seconda. Otis colpì una volata al centro permettendo a Yastrzemski di avanzare in terza. Brooks Robinson con un triplo spinse a punto i due corridori in base e l'AL ora conduceva per 4 a 1. Nella parte bassa del nono la National poteva contare ancora sul suo ultimo turno alla battuta per rimettere in discussione il risultato sfavorevole. Catfish Hunter, stella degli A's, salì sul monte per chiudere la partita e portare finalmente l'AL alla vittoria che mancava da sette Midsummer Classic. Il primo battitore che affrontò fu il catcher dei Giants, Dick Dietz. Il giocatore, che aveva sostituito Johnny Bench al sesto, mise la pallina fuori della recinzione per un solo homer. Harrelson colpì un singolo. Gaston fu elimanto su un pop dal prima base. Joe Morgan con il suo singolo spinse il compagno in seconda e determinò la sostituzione di Catfish con Fritz Peterson. Il nuovo rilievo venne travolto dalla valida di McCovey che spinse Harrelson a punto e Morgan in terza. Altro cambio sul monte per l'AL e Mel Stottlemyre rilevò Peterson. Roberto Clemente si presentò nel box con un corridore in terza e un out. Fece quello che doveva esser fatto e colpì una volata di sacrificio che portò al pareggio facendo segnare Morgan. Si andò agli extra inning e l'AL sentì subito che il vento era cambiato. A metà del 12° la partita era ancora in parità. Nella parte bassa dello stesso inning l'attacco della NL affrontò per il secondo inning il pitcher degli Angels, Clyde Wright. Il destro degli Americans, forte di due out, affrontò Pete Rose che centrò un basehit al centro. Altro singolo di Billy Grabarkewitz e Rose avanzò in seconda. Jim Hickman mise a segno un singolo al centro, raccolto dall'esterno centro Amos Otis che sparò a casa base per l'eliminazione di Rose. Il catcher Ray Fosse si mise sul piatto per raccogliere il tiro del compagno quando Rose arrivò come un tornado e lo caricò (Rose sostenne che non aveva mai inteso fare del male a Fosse. Affermò che la sua intenzione era di scivolare, ma che cambiò idea all'ultimo secondo). Il ricevitore perse la palla e Rose segnò il punto vincente. La National League vinceva il suo ottavo All-Star Game consecutivo e Carl Yastrzemski (dell'AL) veniva premiato come MVP. Yastrzemski andò 4 su 6 con un RBI. E' l'ultimo giocatore nella storia del Midsummer Classic a giocare nella squadra perdente e vincere l'MVP.

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Per la terza volta fu scelto il Tiger Stadium (1941 e 1951 le precedenti) per ospitare la 42a edizione del Midsummer Classic. Accorse un pubblico numerosissimo e gli incassi furono i più alti di sempre (435134 $). Dopo nove apparizioni consecutive perse, l'American League sembrava avviata all'ennesima deludente sconfitta. La National League andò in vantaggio 3 a 0, ma l'American League rientrò nella parte inferiore del terzo e, per la prima volta dal 1964, in realtà prese il comando. Luis Aparicio andò in base, battendo un singolo da leadoff, e subito il manager Earl Weaver mandò Reggie Jackson a battere come pinch-hitter, alla sua quarta stagione completa nella MLB. Jackson fece il suo debutto alla battuta con un fuoricampo che colpì una delle torri dell'illuminazione sul tetto del Tiger Stadium a circa 520 feet (158,5 m) da casa base. Era solo un'anteprima di ciò che sarebbe arrivato dal fututo Hall of Famer. Due battitori dopo, andò al piatto Frank Robinson (che, per inciso, fece un fuoricampo per entrambe le League nell'All-Star Game) e sparò un razzo in basso a destra del campo sull tribune mettendo l'American League avanti 4 a 3. Poi si aggiunsero due punti nella parte bassa del sesto. L'homer di Roberto Clemente all'ottavo fu l'unica reazione che riuscì ad esprimere la National League ma non fu sufficiente. Ciò che rese questa partita così eccezionale non fu solo che l'American League aveva finalmente vinto la loro prima Midsummer Classic dal 1962, ma che tutti i sei fuoricampo furono ottenuti da giocatori che entrarono nella Hall of Fame! Nelle notizie sportive dei quotidiani di tutto il paese si leggeva: "Fermate le stampe! L'American League ne vince una!". La maledizione dell'All-Star era stata finalmente rotta, ma l'American League sarebbe stata in grado di mantenere lo slancio nella stagione successiva?

Partita numero 42
Data 13/07/1971
Stadio

Tiger Stadium - Detroit

Spettatori 53559
M.V.P.

Frank Robinson

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Vida Blue
Dock Ellis
Managers
Earl Weaver
Sparky Anderson
Coaches
Bill Hunter
Walter Alston
Bill Martin
Preston Gomez
Danny Murtaugh

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
2
1
0
0
0
0
1
0
4
5
0
American
0
0
0
4
0
2
0
0
0
6
7
0

WP: Vida Blue (1-0) LP: Dock Ellis (0-1) S: Mickey Lolich (1)

HR: AL - Frank Robinson (1), Harmon Killebrew (1), Reggie Jackson (1); NL - Hank Aaron (1), Roberto Clemente (1), Johnny Bench (1)

La partita

Il ventiduenne degli A's, Vida Blue, per l'AL e il ventiseienne pitcher dei Pirates, Dock Ellis, per la NL furono scelti rispettivamente dai due manager Earl Weaver e Sparky Anderson per aprire la 42a edizione dell'All-Star Game 1971. Il primo inning scivolò via senza problemi per entrambe le League. Nella parte alta del secondo la National impresse subito la propria egemonia segnando due punti contro il pitcher degli A's. Vida colpì Willie Stargell e subito dopo Willie Mays venne eliminato al volo. Con un out e un corridore in prima si presentò alla battuta il ricevitore Johnny Bench che spedì la pallina oltre la recinzione nel centro destra del Tiger Stadium. L'AL chiuse l'inning con due eliminazioni al volo ma la pressione della NL si era già fatta sentire. Mentre Ellis chiudeva il secondo inning senza problemi, Vida, nella parte alta del terzo, fu nuovamente toccato da un fuoricampo da un solo punto del grandissimo Hank Aaron. Il vantaggio di 3 a 0 della NL faceva presagire l'ennesima débacle dell'American. Ellis, forte del vantaggio, aprì il terzo inning concedendo a Luis Aparicio la seconda valida in tre inning. Il pitcher Vida Blue venne sostituito con il pinch-hitter Reggie Jackson, altro giocatore degli A's. Reggie al suo secondo All-Star (nel primo del 1969 non prese parte al gioco) fece volare altissima la palla che andò a colpire un traliccio dell'illuminazione sul tetto dello stadio accorciando lo svantaggio dell'AL di un punto. Ellis scosso diede la base a Rod Carew ma si riprese subito con due eliminazioni al volo. Con un corridore in prima e due out entrò nel box di battuta Frank Robinson, altro incredibile slugger, che non si fece pregare e spazzolò la palla di Ellis depositandola sulle tribune a destra. Lo strikeout di Norm Cash chiuse l'inning. L'AL era passata in vantaggio, 4 a 3, e la partita aveva preso un'altra piega. Jim Palmer sostituì Vida e Juan Marichal prese il posto di Ellis, ed entrambi non concessero punti agli avversari. Il futuro Hall of Famer Fergie Jenkins, entrato all'inizio del sesto al posto di Palmer, non ebbe subito vita facile perchè Al Kaline centrò un singolo al centro e venne seguito dal veterano prima base dei Twins, Harmon Killebrew. Il bomber di Minnesota depositò la palla fuori alla sinistra del campo per il nuovo vantaggio dell'American, 6 a 3. La partita rimase su questo punteggio fino alla parte alta dell'ottavo inning quando Roberto Clemente accorciò il gap con un lungo fuoricampo da un punto contro il rilievo dei Tigers Mickey Lolich. Questa fu l'unica sbavatura del pitcher di casa che chiuse la ripresa e la successiva senza concedere più nulla. L'AL vinceva la 42a edizione del Midsummer Classic e finalmente i tifosi dell'American potevano tirare un respiro di sollievo.

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Lo slugger degli Oakland A's Reggie Jackson fa il suo debutto nell'All-Star battendo in maniera drammatica un fuoricampo che finì sulla torre luminosa del Tiger Stadium

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L'arrivo a casa base di Jackson dopo il fuoricampo

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Da sinistra a destra: Frank Robinson, Baltimore Orioles, Harmon Killebrew, Minnesota Twins, e Reggie Jackson, Oakland Athletics, posano dopo i loro home run

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Il 43° Midsummer Classic venne giocato per la prima volta ad Atlanta al Fulton County Stadium davanti a 53107 spettatori e la gara durò 2 h 26'. Ancora fiduciosi della loro vittoria dell'anno precedente, gli All Star dell'American League entrarono in questo gioco decisi ad avviare un nuovo tipo di striscia ... vincente. L'ispirazione dell'American League pagò perché andarono subito in vantaggio al terzo inning, ma non ci volle molto ai Nationals per riproporre il loro familiare tormento agli Americans. La National League prese un vantaggio di 2 a 1 nel sesto quando Hank Aaron colpì quello che lui chiamò "the most dramatic home run of his career" (il più drammatico fuoricampo della sua carriera) contro Gaylord Perry. L'American League riprese il vantaggio con due punti nell'ottavo e cercò di farlo stare in piedi e chiudere definitivamente l'incontro. Sorprendentemente non lo fece. Nella parte inferiore del nono, il singolo di Billy Williams e di Manny Sanguillen mise corridori in prima e terza, con zero out. Nella maniera classica, Williams pareggiò su un out forzato. Poi il pitcher Wilbur Wood venne sostituito. Ancora una volta, l'All-Star Game andò agli extra-inning a causa della situazione di parità alla fine del gioco. La National League aprì il decimo inning con una base su ball, seguita da una volata di sacrificio, poi bastò un singolo di Joe Morgan per accaparrarsi la loro nona vittoria nelle ultime dieci partite. Questa vittoria permise alla National League di ottenere un record, dal primo Midsummer Classic nel 1933, di 7 a 0 nelle partite con extra-inning e aumentò considerevolmente il proprio vantaggio nella serie con 24 W - 18 L - 1 T. Ancora una volta, l'American League fu devastata dall'incredibile capacità dei Nationals di recuperare e, soprattutto, di chiudere il gioco.

Partita numero 43
Data 25/07/1972
Stadio

Fulton County Stadium - Atlanta

Spettatori 53107
M.V.P.

Joe Morgan

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Jim Palmer
Bob Gibson
Managers
Earl Weaver
Danny Murtaugh
Coaches
Bob Lemon
Charlie Fox
Dick Williams
Red Shoendienst

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
R
H
E
American
0
0
1
0
0
0
0
2
0
0
3
6
0
National
0
0
0
0
0
2
0
0
1
1
4
8
0

WP: Tug McGraw (1-0) LP: Dave McNally (0-1)

HR: AL - Cookie Rojas (1); NL - Hank Aaron (1)

La partita

Per aprire degnamente questa edizione dell'All-Star Game si fronteggiarono due dei più grandi pitcher, e futuri Hall of Famer, del baseball: il ventiseienne lanciatore dei Baltimore Orioles, Jim Palmer, al suo settimo anno in MLB, per l'AL e il trentaseienne veterano ace dei St. Louis Cardinals, Bob Gibson, con ben 14 anni nelle Major, per la NL. Quando scesero, rispettivamente, dopo il terzo e il secondo inning avevano tenuto entrambi gli avversari a zero. Steve Blass, dei Pirates, rilevò Gibson all'inizio del terzo e dovette accusare il primo punto dell'AL. Dopo aver concesso la base su ball a Bill Freehan la panchina diede segnale di bunt al pitcher Palmer, che lo eseguì alla perfezione, e fece avanzare il suo compagno. Alla battuta si presentò Rod Carew che colpì un singolo al centro per il momentaneo vantaggio dell'AL. La partita rimase sull'1 a 0 fino alla parte bassa del sesto. Gaylord Perry, che aveva sostituito Mickey Lolic sul monte per l'AL, affrontò in successione Chris Spejer e Joe Morgan eliminandoli con il supporto della difesa e sul piatto arrivò Cesar Cedeno. L'esterno centro di Houston battè una valida al sinistro e fu il turno del beniamino di casa Hank Aaron. Dopo uno strike out guardato e una battuta al volo sull'esterno destro nei due turni precedenti, il temibile slugger spazzolò fuori la pallina oltre la recinzione portando in vantaggio i Nationals. L'ennesima doccia fredda per l'American che cercò subito di riequilibrare l'incontro ma si dovette aspettare l'ottavo inning perchè ciò si avverasse. Il pitcher Bill Stoneman entrò a sostituire Steve Carlton e affrontò la parte bassa del lineup dell'AL. Sal Bando venne eliminato in prima e Carlton Fisk piazzò una valida. Reggie Smith entrò come pinch-hitter per Perry e andò strikeout. Con due out e corridore in prima il lanciatore degli Expos affrontò Cookie Rojas, entrato a sua volta come pinch-hitter per Carew. Il seconda base di Kansans City non ci pensò molto a piazzare oltre la recinzione la palla di Stoneman e riportare in vantaggio l'American per 3 a 2. Nella parte bassa dell'ottavo la National venne fermata dal pitcher dei Chicago White Sox, Wilbur Wood, che rimase anche per affrontare l'ultima mezza ripresa dell'incontro. Ma la successione di valide dei primi due battitori, Billy Williams e Manny Sanguillen, permise alla NL di mettere corridori in prima e terza con 0 out. Lee May battè sull'interbase per un gioco forzato mentre Wiliams pestò il piatto per il pareggio. L'inning si chiuse con il terzo out e si andò agli extra innings. Nella parte alta del decimo il pitcher dei Mets, Tug McGraw, con l'aiuto della difesa eliminò facilmente i tre battitori affrontati. Dave McNally, pitcher degli Orioles, entrò al posto di Wood nel tentativo di frenare l'attacco della National. Il leadoff e pinch-hitter Nate Colbert, entrato al posto di Tug McGraw, andò in base su ball e Chris Spejer mise in campo un bunt di sacrificio. Con il corridore in seconda si presentò uno degli artefici della "The Big Red Machine", Joe Morgan, che con la sua valida al centro-sinistra mise definitivamente fine alla partita.

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Il fuoricampo da due punti al sesto inning di Hank Aaron

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Il lanciatore vincente dell'All-Star Game, Tug McGraw dei Mets (a sinistra), va a congratularsi con Joe Morgan (# 8) dei Cincinnati per il punto della vittoria. A destra, Ron Santo dei Chicago e sullo sfondo c'è Manny Sanguillen dei Pittsburgh

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Nel 1973, il Midsummer Classic celebrò il suo 40° anniversario con una partita che rimase speciale perché vide l'ultima apparizione nell'All-Star di Willie Mays, che molti considerano il più grande performer a tutto tondo nella storia della manifestazione di mezza estate. Durante le sue 24 apparizioni, ottenne una media battuta di .307, con 23 valide, tra cui tre fuoricampo, tre tripli e due doppi. Più che una minaccia al piatto, fu anche responsabile di molti highlights con il suo spettacolare gioco difensivo. Questa fu anche la prima All-Star giocata al Royals Stadium di Kansas City. Come parte dei festeggiamenti, i membri superstiti della prima partita del 1933 parteciparono all'evento tra cui Carl Hubbell, Bill Hallahan, Lefty Gomez, Dick Bartel, Lefty Grove, Joe Cronin, Jimmie Dykes e Charlie Gehringer. In linea con il tema storico, l'American League iniziò in vantaggio, ma non fu in grado di tenere il passo. Inseguendo sotto 1 a 0 nel terzo, la National League segnò due punti e continuò ad incrementare costantemente il vantaggio. Bobby Bonds entrò in gioco durante il quarto inning, a sostituire il partente titolare Billy Williams, e battè un fuoricampo da due punti alla sua prima apparizione al piatto nel quinto inning contro Bill Singer dei California Angels. Si assicurò il suo Most Valuable Player nel settimo inning, quando trasformò il suo pigro singolo in un doppio molto eccitante. Molti fans ritenevano che l'All-Star Game stava diventando ancora una volta troppo prevedibile, anche perchè molti dei loro titolari preferiti aveva cominciato a ritirarsi. Questa tendenza poteva influenzare in senso negativo la frequenza e l'entusiasmo che circondava la manifestazione, ma stava arrivando un nuovo gruppo di superstar che avrebbe dato al gioco un nuovo sospiro di vita.

"Egli (Carl Lewis) si guadagna da vivere correndo veloce e io faccio la mia vita correndo lento" - Bobby Bonds sulla sua corsa dopo l'home run

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Bobby Bonds

Partita numero 44
Data 24/07/1973
Stadio

Royal Stadium - Kansas City

Spettatori 40849
M.V.P.

Bobby Bonds

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Catfish Hunter
Rick Wise
Managers
Dick Williams
Sparky Anderson
Coaches
Whitey Herzog
Gene Mauch
Chuck Tanner
Bill Virdon

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Willie Mays e Hank Aaron posano prima della partita

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
2
1
2
2
0
0
0
7
10
0
American
0
1
0
0
0
0
0
0
0
1
5
0

WP: Rick Wise (1-0) LP: Bert Blyleven (0-1) S: Jim Brewer (1-0)

HR: NL - Bobby Bonds (1), Johnny Bench (1), Willie Davis (1)

La partita

Alla fine del Midsummer Classic del 1973 furono utilizzati 54 giocatori da entrambe le League (28 per la NL e 26 per l'AL), e divenne il nuovo record dell'All-Star. In totale, ci furono 18 futuri Hall Famers che presero parte al gioco. I non giocatori coinvolti nell'All-Star del 1973 che furono poi eletti nella Hall of Fame del baseball erano Sparky Anderson, Dick Williams, Whitey Herzog e Nestor Chylak. Il primo inning terminò senza problemi per entrambe le League. Nella parte bassa del secondo inning, con Rick Wise al suo secondo e ultimo inning di lancio per la NL, Reggie Jackson colpì un doppio e segnò il punto quando il battitore successivo, Amos Otis, mise in campo un singolo. Questo fu l'inizio e la fine dei punti per l'American League. Il partente dell'AL, Catfisch Hunter dovette lasciare il gioco nel secondo inning, dopo essere stato colpito dal line drive di Billy Williams che lo prese sulla mano destra rompendogli il pollice (rimase fuori per due settimane dalla regular season). La National League non perse tempo a recuperare nella parte alta del terzo inning approfittando del nuovo lanciatore Bert Blyleven. Darrell Evans, entrato come pinch-hitter per Rick Wise, andò in base su ball e fu eliminato in seconda base sulla rimbalzante di Pete Rose. Base su ball anche a Joe Morgan. César Cedeño colpì il singolo che fece segnare Rose e spinse Morgan in terza base. Hank Aaron piazzò un singolo sull'esterno sinistro ma Cedeño venne eliminato in terza, e Morgan segnò per dare alla NL un vantaggio di 2 a 1. La NL aggiunse un solo punto nel quarto inning, con il fuoricampo di Johnny Bench, il primo battitore che il rilievo Singer affrontava. Nella parte alta del quinto inning il punteggio della NL aumentò contro Bill Singer. Joe Morgan colpì un doppio. Tre battitori dopo, con due out, Bobby Bonds mise la palla oltre la barriera portando il punteggio sul 5 a 1. Nella parte superiore del sesto inning, Nolan Ryan entrò come rilievo, ma il risultato fu praticamente identico al precedente inning. Ron Santo andò in base su ball. Due battitori dopo, con uno fuori, Willie Davis, pinch-hitter per il lanciatore Don Sutton, colpì un fuoricampo da due per allungare il vantaggio della NL a 7-1, e chiudere definitivamente l'incontro. Questa fu la 24a e ultima apparizione nell'All-Star di Willie Mays (era apparso in ogni partita dal 1954 al 1973 e nessun giocatore ha mai più giocato in così tante All-Star Games). Per la cronaca Buddy Bell diventò il secondo figlio di un ex All-Star (Gus Bell) ad apparire in un All-Star Game. La National League inanellava la 25a vittoria contro le 18 sconfitte e un solo pareggio.

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Il Midsummer Classic del '74 fu una partita ricca in più modi di combinazioni consuete e inconsuete. In primo luogo, il manager della National League Yogi Berra stupì tutti facendo partire cinque lanciatori che non avevano assolutamente esperienza dell'All-Star Game. Tra questi Andy Messersmith, Ken Brett, Jon Matlack, Lynn McGlothlen e Mike Marshall. Berra aggiunse al mix anche due futuri e perenni All-Star, Steve Garvey e Mike Schmidt. Garvey, che non era entrato nel ballottaggio dell'All-Star, fece parte della formazione titolare da "write-in vote" (un candidato il cui nome non compare sulla scheda e che quindi viene scritto sulla scheda dagli elettori). Andò due su quattro con un RBI, segnò un punto ed al suo debutto fu eletto Most Valuable Player. Anche con la mancanza di esperienza e il controverso line-up, la National League ebbe vita facile battendo l'American League per 7 a 2. Quando fu intervistato sul suo insolito All-Star che aveva portato all'ormai solito risultato per la National, Yogi riassunse nel suo stile classico: "Come abbiamo vinto? Abbiamo avuto la squadra migliore".

"Noi non siamo chirurghi, o anche idraulici, e la società non può fare a meno di quelle competenze. Si può certamente fare a meno dei giocatori di baseball" - Steve Garvey

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Steve Garvey

Partita numero 45
Data 23/07/1974
Stadio

Three Rivers Stadium - Pittsburgh

Spettatori 50706
M.V.P.

Steve Garvey

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Gaylord Perry
Andy Messersmith
Managers
Dick Williams
Yogi Berra
Coaches
Whitey Herzog
Sparky Anderson
Jack McKeon
Red Scoendienst
Earl Weaver

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
2
0
0
0
0
0
0
2
4
1
National
0
1
0
2
1
0
1
2
0
7
10
1

WP: Ken Brett (1-0) LP: Luis Tiant (0-1)

HR: NL - Reggie Smith (1)

La partita

Questa fu la prima edizione del Midsummer Classic al Three Rivers Stadium di Pittsburgh. Il presidente dell'American League, Lee MacPhail, prendendo atto che la sua squadra aveva solo una vittoria nelle ultime undici All-Star ordinò al manager Dick Williams di utilizzare solo i migliori giocatori durante l'intera partita. La National League andò in vantaggio 1-0 nella parte bassa della seconda ripresa contro il partente dell'AL, Gaylord Perry. Con due out, Steve Garvey mise in campo un singolo e segnò sul doppio di Ron Cey. L'American League rispose immediatamente, segnando due volte contro il partente della NL, Andy Messersmith, nella parte alta del terzo inning. Thurman Munson aprì l'inning con un doppio e avanzò in terza base su un bunt di sacrificio di Gaylord Perry. Rod Carew ricevette la base su ball. Il battitore successivo, Bert Campaneris, andò strikeout mentre Carew rubava la seconda base. Carew immediatamente avanzò in terza base sull'errore di tiro del catcher Johnny Bench, che consentì a Munson di segnare il punto del pareggio. Base su ball a Reggie Jackson e Dick Allen con il suo singolo spedì Jackson in seconda base e fece segnare Carew. Qui finirono i punti dell'American League. La NL riprese il vantaggio con un due punti nel quarto inning contro il lanciatore di rilievo dell'AL, Luis Tiant. Johnny Bench battè un valido e avanzò in terza base quando il battitore succesivo Jimmy Wynn colpì un singolo. Steve Garvey colpì un doppio, facendo segnare Bench, e spingendo Wynn in terza base. Ron Cey mise a terra una rimbalzante verso la seconda, permettendo a Garvey di avanzare in terza base e a Wynn di segnare. Nella parte bassa del quinto inning, la NL aggiunse un punto non guadagnato. Il pinch hitter Lou Brock colpì un singolo. Con Joe Morgan alla battuta, Brock rubò la seconda base e avanzò in terza su un errore di tiro del catcher Thurman Munson. Morgan colpì una volata di sacrificio all'esterno centro permettendo a Brock di effettuare il pesta e corri ed allungare il vantaggio della NL per 4 a 2. Nella parte inferiore del settimo inning, con Catfish Hunter nel suo secondo inning di rilievo, Reggie Smith battè un home run per allungare nuovamente il vantaggio dei Nationals a 5-2. La NL chiuse definitivamente il risultato della partita all'ottavo inning contro il nuovo lanciatore di rilievo dell'AL, Rollie Fingers. Con un out, Mike Schmidt andò in base su ball e poi segnò sul triplo di Don Kessinger. Con Mike Marshall alla battuta, Fingers effettuò un lancio pazzo e Kessinger pestò casa base. Gli ultimi due punti portarono il punteggio finale 7 a 2. Mike Marshall con uno strikeout e due battute in diamante spense per sempre le ultime speranze dell'American League che vedeva allontanarsi ancora il miraggio della vittoria. Il Most Valuable Player Award fu dato meritatamente a Steve Garvey che aveva realizzato un singolo, un doppio, un RBI e un punto segnato e per aver giocato brillantemente in difesa. A Ken Brett fu accreditata la vittoria mentre Luis Tiant fu il lanciatore perdente. Dick Williams era il manager del team dell'American League in virtù di essere stato il manager vincente delle World Series del 1973 con gli Oakland Athletics. Williams aveva lasciato la squadra dopo la stagione, ed era diventato il manager dei California Angels.

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Era la metà degli anni '70 in America e il cambiamento sembrava fosse in corso in tutto il mondo. Ovunque, tranne che nell'All-Star Game. La classica partita di mezza estate venne giocata il 15 luglio 1975 al Milwaukee County Stadium di Milwaukee, nel Wisconsin, sede dei Milwaukee Brewers dell'American League. Ancora una volta, i Nationals lasciarono che gli Americans ci andassero vicino, solo per portare via poi in modo drammatico l'ambito Midsummer Classic. Le cose sembravano anche abbastanza in equilibrio dopo otto inning e le squadre erano in parità, 3-3, mentre stava per iniziare il nono inning. Poi successe ... Reggie Smith aprì l'inning con un singolo che Claudell Washington lasciò cadere dopo una lunga corsa. Al Oliver, pinch-hitter per Jon Matlack, colpì un doppio a sinistra. Goose Gossage sostituì Catfish Hunter per affrontare Larry Bowa che venne colpito, caricando le basi. Gossage si trovò faccia a faccia con Bill Madlock, che mise a segno un singolo a sinistra, segnando due punti. Il terzo fu segnato su una volata di sacrificio di Pete Rose. Molto simile ai decenni passati, quando una League aveva dominato sull'altra, la stampa sportiva cominciò a speculare sul futuro dell'All-Star Game. L'evento stava per diventare una routine e la passione americana per il baseball aveva cominciato a scemare mentre il football professionistico, al contrario, stava per diventare il protagonista. L'American Past-time preferito non era più il favorito, e molti ritenevano che non avrebbe mai più recuperato completamente.

Partita numero 46
Data 15/07/1975
Stadio

Milwaukee County Stadium - Milwaukee

Spettatori 51480
1° Lancio

From

To
Henry Kissinger (Seg. di Stato) Thurman Munson
M.V.P.

Bill Madlock - Jon Matlack

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Vida Blue
Jerry Reuss
Managers
Alvin Dark
Walter Alston
Coaches
Del Crandall
Danny Murtaugh
Billy Martin
Red Scoendienst
Capitani onorari
Mickey Mantle
Stan Musial

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League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
2
1
0
0
0
0
0
3
6
13
1
American
0
0
0
0
0
3
0
0
0
3
10
1

WP: Jon Matlack (1-0) LP: Catfish Hunter (0-1)

HR: NL - Jim Wynn (1), Steve Garvey (1); AL - Carl Yastrzemski (1)

La partita

Questa non era la prima partita del Midsummer Classic che veniva giocata al Milwaukee County Stadium. L'All-Star Game del 1955 venne disputata nello stesso stadio che a quel tempo era, però, la casa dei Milwaukee Braves. Così, il Milwaukee County Stadium assieme allo Sportsman's Park di St. Louis e allo Shibe Park in Philadelphia diventarono i soli stadi ad ospitare l'All-Star Games, che erano appartenuti a due franchigie diverse. Questa fu anche l'ultima volta che il Milwaukee County Stadium ospitò la manifestazione. Quando l'All-Star Game tornò a Milwaukee nel 2002, i fabbricanti di birra si erano trasferiti nella loro nuova casa al Miller Park. Nel 1975 iniziò la tradizione di nominare i capitani onorari per l'All-Star team. I primi due capitani furono Mickey Mantle (per l'AL) e Stan Musial (per la NL). La National League prese un vantaggio di 2 a 0 nella parte alta del secondo inning quando Steve Garvey e Jimmy Wynn colpirono due fuoricampo back-to-back contro il partente dell'AL Vida Blue. La National ne aggiunse un altro nel terzo, questa volta contro il nuovo lanciatore di rilievo dell'AL, Steve Busby. Lou Brock aprì l'inning con un singolo. Con Joe Morgan in battuta, Busby commise un balk e Brock andò in seconda base. Dopo che il prima base eliminò al volo Morgan, Johnny Bench si presentò al piatto e Brock rubò la terza base. Bench mise a segno un singolo e Brock segnò portando in vantaggio la NL per 3 a 0. L'AL non reagì fino alla parte bassa del sesto inning. Tom Seaver era appena entrato in partita, come lanciatore di rilievo della NL. Joe Rudi colpì un singolo e fu immediatamente sostituito dal pinch runner George Hendrick. Con Graig Nettles a battere Hendrick rubò la seconda base. Nettles andò strikeout e Gene Tenace ricevette la base su ball. Carl Yastrzemski, pinch-hitter per Jim Kaat, spedì la palla oltre la recinzione pareggiando la partita. Il lanciatore dell'AL, Catfish Hunter stava entrando nel suo terzo inning di lavoro come rilievo quando la NL ruppe l'equilibrio. Reggie Smith colpì un singolo. Al Oliver, pinch-hitter per Jon Matlack, mise a segno un doppio portando Smith in terza base. Catfish Hunter fu sostituito dal lanciatore di rilievo Goose Gossage. Il battitore successivo, Larry Bowa, fu colpito da un lancio e andò in prima base, caricando le basi. Bill Madlock colpì un singolo al sinistro, facendo segnare Smith e Oliver, mentre Bowa arrivava in terza base. Riuscì ad arrivare egli stesso in seconda base su un errore di tiro di Gene Tenace. Pete Rose colpì una volata di sacrificio, facendo segnare Bowa, mentre Madlock arrivò in terza base, chiudendo l'attacco con tre punti che portavano la National in vantaggio per 6 a 3. Il closer dei S. Diego Padres, Randy Jones, chiuse ogni speranza dell'AL di poter ribaltare il risultato eliminando i tre battitori affrontati. Questo per Hank Aaron fu il ventunesimo ed ultimo All-Star Game. Aveva fatto la sua unica apparizione con la squadra dell'American League ed era ritornato nella casa dei Milwaukee Braves, che fu la sua prima squadra in Major League. Altra particolarità del Midsummer Classic del 1975 fu che l'All-Star Award Most Valuable Player venne dato a due giocatori: al pitcher dei Mets, Jon Matlack, e al terza base dei Chicago Cubs, Bill Madlock. La National League inanellava la 27a vittoria contro le 18 sconfitte e un solo pareggio.

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L'America celebrava il suo 200° anniversario, e le League diedero il giusto tributo al baseball come sport americano, tenendo opportunamente l'evento dell'All-Star al Veterans Stadium di Philadelphia. Molti ritenevano che il Midsummer Classic avesse perso la sua magia e che i giorni di gloria, dove chiunque poteva essere un eroe, erano oramai solo ricordi che si dissolvevano nel passato. Il bicentenario degli Stati Uniti aveva fornito l'occasione perfetta per mostrare la storia di un gioco che aveva avuto le sue radici durante la guerra civile e che aveva contribuito, molte volte come un deterrente, a guarire una nazione nei tempi di crisi. Purtroppo, i festeggiamenti patriottici e le bandiere rosse, bianche e blu non furono sufficienti a cambiare il gioco sul campo. L'edizione del '76 ricordava i Midsummer Classic del '73 e '74, vinti dai Nationals per 7-1 e 7-2. Anche questa volta, fu ancora 7-1 per la National League. Nonostante la nuova sconfitta, gli Americans ebbero il più colorato e chiacchierato attore nel lanciatore perdente Mark Fidrych. Il rookie dei Tigers aveva affascinato sin dalle sue prime apparizioni i cuori dei fans con le sue buffonate sul monte, che comprendevano il parlare a se stesso e, talvolta, alla palla. Questo partita celebrava anche il 100° anniversario della National League e la squadra rispose colpendo due fuoricampo e segnando sette punti con dieci valide. I fan della National League selezionarono cinque giocatori dalla 'Big Red Machine' e il loro manager ne selezionò altri due.

Partita numero 47
Data 13/07/1976
Stadio

Veterans Stadium - Philadelphia

Spettatori 63974
1° Lancio

Presidente Gerald Ford

M.V.P.

George Foster

League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Mark Fidrych
Randy Jones
Managers
Darrell Johnson
Sparky Anderson
Coaches
Gene Mauch
John McNamara
Frank Robinson
Danny Ozark
Capitani onorari
Bob Lemon
Robin Roberts

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George Foster

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
1
0
0
0
0
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Il lancio della prima palla da parte del Presidente degli Stati Uniti Gerald Ford

WP: Randy Jones (1-0) LP: Mark Fidrych (0-1)

HR: NL - Cesar Cedeno (1), George Foster (1); AL - Fred Lynn (1)

La partita

Questa era la terza volta che l'All-Star Game veniva disputato a Philadelphia, anche se il primo ad essere giocato nel Veterans Stadium. Entrambe le edizioni del 1943 e del 1952 furono giocate nel Shibe Park di Philadelphia con gli allora Philadelphia Athletics, nel 1943, e i Phillies nel 1952. L'All-Star Game ritornerà al Veterans Stadium nel 1996. I capitani onorari furono Robin Roberts (per la NL) e Bob Lemon (per la AL). Seguendo il modello di molti altri precedenti All-Star Games, la NL segnò per prima mettendo sul tabellone due punti in fondo al primo inning. Pete Rose battè un singolo e segnò quando il battitore successivo, Steve Garvey, piazzò un triplo. Con un out Joe Morgan mise una palla a terra sulla seconda permettendo a Garvey di segnare dalla terza base. I Nationals ne aggiunsero altri due nel terzo inning, contro il lanciatore di rilievo Catfish Hunter che aveva sostituito il rookie Mark Fidrych. Con un out, Joe Morgan colpì una base-hit. Il battitore successivo George Foster mise la palla oltre la recinzione portando il vantaggio della NL a 4-0. Il solitario punto dell'AL arrivò nella parte alta del terzo inning, contro Tom Seaver che aveva sostituito il partente Randy Jones. Con due out, Fred Lynn colpì un home run per ridurre il deficit a 4-1. Il Punteggio finale della partita venne siglato nella parte bassa dell'ottavo, con la NL che segnò tre punti contro il rilievo dell'AL, Frank Tanana. Dave Cash, da leadoff, colpì un singolo sul sinistro e fu spinto in seconda base da Tony Pérez, a cui fu data la base su ball. Bill Russell colpì a terra in doppio gioco, 5-4-3, con Pérez fuori in seconda, Russell fuori in prima e Cash salvo in terza base. Ken Griffey battè un singolo al centro per il primo punto. Poi, César Cedeño con un home run diede il vantaggio massimo di 7-1, che avrebbe retto fino alla fine. Il partente della NL, Randy Jones, fu il lanciatore vincente mentre il pitcher dei Tigers Fidrych risultò il perdente. Mark Fidrych fu il secondo lanciatore rookie di sempre ad iniziare un'All-Star Game (Dave Stenhouse fu il partente del secondo All-Star Game del 1962). I cinque giocatori dei Cincinnati Reds selezionati dai fans come titolari, e le due riserve selezionate dal manager Sparky Anderson combinarono sette valide, segnando quattro punti e quattro RBI. George Foster, dei Cincinnati Reds, fu eletto MVP.

I manager Sparky Anderson (NL) e Darrell Johnson (AL) posano prima dell'inizio dell'All-Star Game del 1976

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