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L'All-Star Game, il nuovo contributo del Baseball al romanticismo degli sport americani, fece il suo debutto il 6 luglio 1933, al Comiskey Park di Chicago. Fu Arch Ward, redattore sportivo del Chicago Tribune, l'ideatore di questo avvenimento, che coincideva con la celebrazione nella città del "Century of Progress Exposition". Nel 1930, il baseball si era già affermato come il passatempo preferito dell'America e l'esposizione nazionale fu il palcoscenico ideale per introdurlo ancor meglio nel resto del paese. Molti non credevano che un concorso di tale portata potesse essere all'altezza delle aspettative dei fan, soprattutto per coloro che vivevano nei paesi lontani dell'ovest e non erano mai stati a una partita della Major League Baseball. La nuova idea di una singola partita giocata dai più talentuosi ball-player, riuniti sul diamante in una sola volta, sembrava troppo bello per essere vero. Nel 1933 e nel 1934, i team dell'All-Star furono selezionati dai managers e dai tifosi. Per La National League fu scelto il manager John McGraw e per l'American League Connie Mack che poteva disporre di un line-up di grandi hitters come Lou Gehrig, Jimmie Foxx, Al Simmons e l'unico e il solo Babe Ruth. L'entusiasmo per questa prima All Star Game contaminò tutti e Bill Hallahan, il pitcher partente della NL, disse "Volevamo vedere Babe. Certo era vecchio e aveva una bella pancia, ma non ha fatto alcuna differenza. Eravamo sullo stesso campo con Babe Ruth".

Partita numero 1
Data 06/07/1933
Stadio Comiskey Park - Chicago
Spettatori 49200
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Lefty Gomez
Bill Hallahan
Managers
Connie Mack
John McGraw
Coaches
Eddie Collins
Bill McKechnie
Art Fletcher
Max Carey

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
0
0
0
2
0
0
0
2
8
0
American
0
1
2
0
0
1
0
0
X
4
9
1

WP: Lefty Gomez (1-0) LP: Bill Hallahan (0-1)

S: Lefty Grove (1)

HR: NL - Frankie Frisch (1) AL - Babe Ruth (1)

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Babe Ruth tocca il piatto dopo il fuoricampo

La partita

Le due formazioni mantennero l'equilibrio per il primo inning ma nella parte bassa del secondo l'American League ruppe gli indugi. Il pitcher Bill Hallahan concesse due basi su ball consecutive a J. Dykes e J. Cronin e, con due out, venne colpito da L. Gomez con un singolo al centro. Dykes segnò il primo punto per l'AL. Alla fine del terzo inning, dopo una base su ball a Charlie Gehringer, Babe Ruth spedì la palla oltre la recinzione sul lato destro per il primo HR nella storia dell'All Star Game, portando l'AL sul 3 a 0. Hallahan fu sostituito, subito dopo aver concesso ancora una base su ball a Lou Gehrig, da Lon Warneke. Alvin Crowder sostituì Gomez sul monte all'inizio del quarto inning. Il punteggio rimase invariato fino all'inizio del sesto inning quando Warneke battè un triplo e segnò il primo punto della National League su un groundout di Pepper Martin. Frankie Frisch raddoppiò con un home run riportando in partita la NL. Crowder fu colpito successivamente da un singolo di Chuck Klein e con due out e uomo in prima riuscì a chiudere l'inning senza altri danni, grazie all'assistenza in prima del terza base J. Dykes su groundout di C. Hafey. Nella parte bassa dello stesso inning Cronin colpì un singolo al centro e fu spinto in seconda dal bunt di sacrificio di R. Ferrell. A questo punto il manager dell'AL, Connie Mack, mandò a battere il pinch hitter Earl Averill per Alvin Crowder. La sostituzione fu azzeccata e Averill mise a segno un singolo sull'esterno centro mandando a punto Cronin per il 4 a 2. Crowder fu sostituito a sua volta dal pitcher Lefty Grove all'inzio del settimo. Il pitcher Carl Hubbell sostituì Warneke nella parte bassa dello stesso inning. La NL non era ancora fuori dai giochi e all'inizio dell'ottavo sembrò poter rimettere in discussione il risultato. Frisch, colpì un singolo su Grove e, con due out, Chick Hafey mise a segno un line che sarebbe finito sicuramente oltre la recinzione, sul lato destro del campo, ma il grande Babe Ruth compì una prodezza portando via il fuoricampo proprio sul muro e negando la possibilità alla NL di pareggiare. Grove chiuse la parte alta del nono non concedendo nessun punto e regalando il primo All Star Game all'American League.

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Il programma Ufficiale

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Il secondo All-Star game fu disputato il 10 luglio al Polo Grounds di New York, la casa dei Giants. Ancora una volta, nel lineup dell'American League erano presenti alcuni dei migliori battitori della storia del baseball. Ma questa partita sarà ricordata per il pitcher Carl Hubbell. Dopo aver iniziato male con i primi due del lineup, Hubbell si trasformò e dal terzo battitore in poi, per i tre inning lanciati, dominò la scena e la sua prestazione fu così perfetta che viene tutt'ora ricordato come uno degli spettacoli più affascinanti mai visti nel baseball. Hubbell stabilì un record eliminando in successione cinque battitori destinati ad entrare nella Hall of Fame di Cooperstown: Babe Ruth, Lou Gehrig, Jimmie Foxx, Al Simmons e Joe Cronin. Se il primo All-Star Game presentò i migliori battitori del gioco, il secondo mise in luce i migliori lanciatori del baseball a dimostrazione che l'attacco e la difesa hanno avuto un posto fondamentale nel "Midsummer Classic".

Partita numero 2
Data 10/07/1934
Stadio Polo Ground - New York
Spettatori 48363
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Lefty Gomez
Carl Hubbell
Managers
Joe Cronin
Bill Terry
Coaches
Walter Johnson
Casey Stengel
Al Schacht
Bill McKechnie

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
2
6
1
0
0
0
9
14
1
National
1
0
3
0
3
0
0
0
0
7
8
1

WP: Mel Harder (1-0) LP: Van Mungo (0-1)

HR: NL - Frankie Frisch (2), Joe Medwick (1)

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I due partenti Carl Hubell, dei Giants, e Lefty Gomez, degli Yankees, posano prima dell'inizio dell'All Star Game del 1934

La partita

La National League schierò Carl Hubbell, come partente. Il lead off dell'AL, Charlie Gehringer, colpì un singolo all'esterno centro e arrivò in seconda sull'errore del difensore. Heinie Manush andò in base su ball e la situazione si fece subito critica per la NL. Hubbell con zero eliminati si trovò di fronte Babe Ruth. La parte alta del lineup dell'American League era dinamite pura. Ma Hubbell mise al piatto i grandi Babe e Lou Gehrig, mentre Gehringer e Manush completavano una doppia rubata. La corsa non servì a nulla perchè il pitcher della NL chiuse l'inning con uno strike out su Jimmie Foxx. Nella parte bassa del primo inning la National League si portò in vantaggio con un HR di Frankie Frisch. All'inizio del secondo Hubbell si trovava di fronte la parte bassa, ma potente, del lineup avversario con Al Simmons, Joe Cronin, Bill Dickey e il pitcher Lefty Gomez. Hubbell chiuse l'inning mettendo strike out Simmons, Cronin e Gomez. Sul punteggio invariato, si arrivò al terzo inning con Hubbell che ritrovava al piatto Charlie Gehringer. Il pitcher della NL chiuse la sua grandissima performance, che rimarrà nella storia, facendo eliminare al volo Gehringer, Gehrig e Manusch su assistenza del seconda in prima. Nella parte bassa del terzo la NL allunga con un HR di Joe Medwick da tre punti. Quattro a zero per la NL. Al quarto inning la musica cambiò e l'AL, non avendo più di fronte la bestia nera Hubbell, toccò duro il suo sostituto Lon Warneke. Simmons e Cronin andarono a punto portandosi sotto di due lunghezze. Ma non era finita perchè al quinto l'American League mise a segno un big inning. Warneke fu sostituito, dopo aver concesso due basi su ball consecutive a Ruth e Gehrig, e zero out, da Van Mungo. Il lineup dell'AL esplose e portò a punto sei corridori dopo aver tempestato di valide il povero Mungo. A questo punto l'AL conduceva per otto a quattro. La NL reagì e nello stesso inning segnò per tre volte. Per arginare l'attacco della National il manager dell'AL, Cronin, sostituì Red Ruffing, che era subentrato a Gomez, con Mel Harder. Nella sesta ripresa l'American allungò ancora portandosi sul 9 a 7, segnando un punto su Dizzy Dean, che aveva preso il posto di Mungo. Harder congelò definitivamente l'attacco della NL trascinando il team dell'American League a vincere per il secondo anno consecutivo l'All-Star Game.

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La terza esibizione, di quello che sarebbe stato ben presto conosciuto come il "Midsummer Classic", fu giocata l'8 luglio 1935 nel Municipal Stadium di Cleveland. Grazie al successo delle due precedenti partite, i biglietti andarono a ruba e un pubblico di 69812 tifosi riempì lo stadio, stabilendo un record nell'All-Star che rimase fino al 1981, quando più di 72.000 persone parteciparono al cinquantaduesimo All-Star Game, nello stesso ballpark. Purtroppo, dopo l'entusiasmo iniziale del primo All Star Game e la prova fenomenale del pitcher Carl Hubbell, nel secondo, il terzo fu piuttosto tranquillo. L'American League vinse per il terzo anno consecutivo grazie alla performance di Jimmie Foxx. Ancora una volta, il terza base superò Lou Gehrig mettendo a segno un homer da due punti al primo inning e un valido nel quinto per i tre RBI che diedero all'American League un vantaggio fondamentale. Per la terza, e ultima, volta Al Simmons, degli White Sox, partecipava all'All-Star, ottenendo una media battuta nel Midsummer Classic di .462. Incredibilmente, il battitore più frustrato fu Gehrig. Il vincitore della Tripla Corona nel 1934, non colpì valido in nove presenze alla battuta. Lefty Gomez, AL, lanciò per sei inning, poiché non c'erano limiti di riprese per ciascun lanciatore, concedendo solo tre valide. Al termine della partita la NL ottenne di poter schierare i pitcher per un massimo di tre riprese e questa regola è tutt'ora in vigore.

Partita numero 3
Data 08/07/1935
Stadio Municipal Stadium - Cleveland
Spettatori 69812
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Lefty Gomez
Bill Walker
Managers
Mikey Cochrane
Frankie Frisch
Coaches
Del Baker
Charlie Grimm
Rogers Hornsby
Chuck Dressen

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
4
1
American
2
1
0
0
1
0
0
0
X
4
8
0

WP: Lefty Gomez (1-0) LP: Bill Walker (0-1)

S: Mel Harder (1)

HR: AL - Jimmie Foxx (1)

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Lefty Gomez - Lou Gehrig - Jimmie Foxx

La partita

Il pitcher dell'AL, Lefty Gomez, iniziò alla grande non concedendo nulla all'attacco della National. Il lineup dell'American mise a segno due punti nel primo inning grazie all'homer di Foxx. Aumentarono il bottino al secondo con il punto segnato da Rollie Hemsley, in terza grazie ad un triplo, su volata di sacrificio di Joe Cronin. Per frenare l'attacco dell'AL il partente Bill Walker fu sostituito da Hal Schumacher. Per tre inning le mazze della National non preoccuparono la difesa avversaria ma nella parte alta del quarto diedero segni di ripresa. Arky Vaughan colpì duro Gomez, con un doppio, e Joe Medwick andò in base su ball, con un out. Bill Terry mise a segno un singolo portando a punto Vaughan e Medwick in seconda con la possibilità di riagganciare gli avversari. Ma Gomez raggelò tutti mettendo strike out Wally Berger e facendo battere a volo Billy Herman. Al quinto l'AL segnò ancora con Joe Vosmik, su singolo dello strepitoso Foxx. All'inizio del settimo Mel Harder sostituì Gomez mantenendo fino alla fine invariato il risultato di 4 a 1. Per la terza volta consecutiva l'American League vinceva il "Midsummer Classic".

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Programma Ufficiale

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Finalmente, dopo tre sconfitte consecutive, la National League vinceva il suo primo All-Star Game. Il successo fu merito, in gran parte, dei due lanciatori Dizzy Dean e Carl Hubbell. Salirono entrambi sul monte tirando duro, decisi a sovvertire i pronostici e il destino, e forti anche del fatto che stavano lanciando benissimo in campionato, tanto che assieme, alla fine della regular season, totalizzarono cinquanta vittorie. Dean fu perfetto lanciando per i primi tre inning senza concedere valide né basi su ball. Poi Hubbell, nei successivi tre, concesse solo due valide e una base su ball, ma nessun punto. Per l'American League iniziò Lefty Grove, dei Red Sox, e la NL lo colpì, nella parte bassa del secondo inning, segnando due punti. Nell'AL faceva il suo debutto un giovane giocatore, all'esterno destro, che rispondeva al nome di Joe DiMaggio. Per la prima volta nella storia, seppur breve, dell'All Star Game esordiva un rookie di ventuno anni, che stava battendo con una media di .358. Sfortunatamente, il suo debutto fu deludente, una delle rare volte nella sua carriera, perché commise due gravi errori e andò al piatto cinque volte. Stranamente, dopo il record di presenze nella terza edizione dell'All-Star Game, la prima vittoria della National fu vista dal numero più basso di spettatori di tutte le edizioni. I giornali assicurarono che i bostoniani avrebbero fatto il tutto esaurito, ma in realtà, la partecipazione fu di sole 25.556 presenze con 15.000 posti che rimasero desolatamente vuoti.

Partita numero 4
Data 07/07/1936
Stadio Braves Field - Boston
Spettatori 25556
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Lefty Grove
Dizzy Dean
Managers
Joe McCarthy
Charlie Grimm
Coaches
Joe Cronin
Pie Traynor
Art Fletcher
Bill McKechnie

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
0
0
0
3
0
0
3
7
1
National
0
2
0
0
2
0
0
0
X
4
9
0

WP: Dizzy Dean (1-0) LP: Lefty Grove (0-1)

S: Lon Warneke (1)

HR: AL - Lou Gehrig (1) NL - Augie Galan (1)

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I due manger Joe McCarthy e Charlie Grimm in una foto ricordo autografata prima della partita

La partita

I due partenti Dizzy Dean, per la NL, e Lefty Grove, per l'AL, tennero a freno ciascuno le mazze avversarie nel primo inning. Nella parte bassa del secondo, Grove venne toccato dal quinto in battuta, Frank Demaree, con un singolo e subito dopo Gabby Hartnett piazzò un triplo all'esterno destro. A punto Demaree, per l'uno a zero, con nessun eliminato. Pinky Whitney sparò una linea sull'esterno centro per la volata di sacrificio che portò il secondo punto. Grove riuscì a limitare i danni e chiuse l'inning senza concedere più nulla. I lanciatori Schoolboy Rowe e Carl Hubbell presero il posto, rispettivamente, di Grove e Dean al quarto inning. La partita continuò sul punteggio di due a zero per la National fino all'inizio del quinto quando Augie Galan allungò il vantaggio battendo la palla oltre la recinzione sul lato destro. Rowe, scosso, concesse subito dopo un singolo a Billy Herman che, grazie all'errore di Joe DiMaggio, raggiunse salvo la seconda. Momento di vuoto di Rowe che mise in base Ripper Collins e venne nuovamente colpito da Joe Medwick che fece segnare Herman per il quattro a zero. Un doppio gioco mise fine alle sofferenze dell'AL. Si arrivò con questo punteggio alla parte alta del settimo inning. Curt Devis, subentrato a Hubbell, affrontò il primo battitore, il temibile Lou Gehrig, che spedì la palla oltre il muro di sinistra. Con due out, Goose Goslin e Jimmie Foxx colpirono un singolo ciascuno e poi il pitcher della NL mandò in base George Selkirk. Con basi piene e due out, Luke Appling suonò la carica piazzando un singolo sul sinistro per il tre a quattro. Il manager Grimm sostituì Davis con Lon Warneke che consesse una base ma fece battere al volo Joe di Maggio per la terza eliminazione. Non successe più nulla e la partita terminò sul 4 a 3 con la prima vittoria della National League nel "Midsummer Classic".

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Molte storie circolarono attorno alla quinta edizione dell'All-Star Game, quando venne giocata a Washington D.C. nel Griffith Stadium, la casa dei Senators. Il Presidente Franklin Roosevelt era presente alla partita, lanciando la prima palla, e Lou Gehrig e Joe Medwick produssero, entrambi, molte valide. Tuttavia, la più grande delle storie fu un innocuo gioco legato ad un out sul diamante che pose fine alla parte bassa del terzo inning. Fu un gioco spettacolare che galvanizzò la scena e che segnò l'inizio della fine della carriera spettacolare di Dizzy Dean. Dean era diventato, con il ritiro di Babe Ruth, il giocatore più carismatico del baseball e la sua figurina era la più ricercata tra i fan. Con due out, Earl Averill battè un line drive che colpì direttamente il piede di Dean. Averill fu eliminato e Dean rientrò zoppicando nel clubhouse, dove i medici diagnosticarono che il dito del piede era rotto. Anche se l'infortunio era considerato di lieve gravità, Dean e il management dei Cardinals decisero che sarebbe tornato a lanciare appena guarito. Dean insistette nel rientrare prima che fosse completamente guarito. Incapace di lanciare correttamente, danneggiò seriamente il braccio e non fu mai più lo stesso, terminando la sua gloriosa carriera alla giovane età di ventisei anni. Il partente dell'American League fu, per la quarta volta, Lefty Gomez che vinse, con questa edizione, la sua terza partita. Concesse alla National League una sola valida nei suoi tre inning e la vittoria fu assicurata da un fuoricampo di Lou Gehrig da due punti, nel terzo inning. I giocatori degli Yankees, infatti, dominarono l'intera partita. Red Rolfe con un singolo ed un triplo portò a casa due punti, Joe DiMaggio battè un singolo prima del fuoricampo di Gehrig, Bill Dickey un singolo e un doppio nel finale e, infine, Gehrig colpì nuovamente un doppio per portare a quattro i suoi punti battuti a casa.

Partita numero 5
Data 07/07/1937
Stadio Griffith Stadium - Washington
Spettatori 31391
1° Lancio Presidente Franklin Roosevelt
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Lefty Gomez
Dizzy Dean
Managers
Joe McCarthy
Bill Terry
Coaches
Del Baker
Chuck Dressen
Art Fletcher
Frankie Frisch

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
0
1
1
1
0
0
0
3
13
0
American
0
0
2
3
1
2
0
0
X
8
13
2

WP: Lefty Gomez (1-0) LP: Dizzy Dean (0-1)

S: Mel Harder (1)

HR: AL - Lou Gehrig (1)

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Gli sluggers dell'All Star Game 1937 - da sinistra: Lou Gehrig, Joe Cronin, Bill Dickey, Joe Di Maggio, Charlie Gehringer, Jimmie Foxx e Hank Greenberg.

La partita

Per due inning i partenti, di entrambe le formazioni, tennero a bada i battitori. Lefty Gomez chiuse, la parte alta della terza ripresa, senza danni, concedendo una sola valida, e uscendo tra gli applausi della folla. Dizzy Dean con due out facili su battute in diamante concesse una valida a DiMaggio e si trovò davanti Lou Gehrig che mise a segno un fuoricampo sul lato destro, per il due a zero. L'inning terminò con una rocambolesca eliminazione su Earl Averill che colpì un line drive diritto sul piede di Dizzy e fu raccolto dal seconda base che assistette in prima. All'inizio del quarto inning, la NL accorciò con un doppio di Joe Medwick che portò a punto Billy Herman, per il 2 a 1. Nella parte bassa dello stesso inning, Carl Hubbell, rilievo di Dean, fu subito bersagliato dall'attacco dell'American che produsse tre punti grazie al doppio di Red Rolfe e al singolo di Charlie Gehringer. Al quinto ancora la National si rese pericolosa, ma il pitcher Tommy Bridges limitò i danni concedendo un solo punto su una volata di sacrificio di Paul Waner. Pronta la replica dell'AL che chiuse l'inning con un punto, grazie al doppio di Billy Dickey che spinse a casa Joe Cronin. Inizio sesto con la National League decisa a non mollare e subito Bridges venne travolto da due valide consecutive di Joe Medwick e Frank Demaree. Una volata di Johnny Mize portò a casa il punto del sei a tre, ma la difesa riuscì ad eliminare due corridori a casa base e a chiudere l'inning con questo parziale. Nella parte bassa dello stesso inning i battitori dell'AL misero sotto pressione Van Mungo che ne uscì malamente accusando due punti, messi a segno dal doppio di Lou Gehrig. Otto a tre il punteggio, che rimase tale fino alla fine e coronò per la quarta volta vincitori l'American League.

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Il programma ufficiale

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Per la seconda volta, la National League poteva festeggiare il "Midsummer Classic", grazie alla brillante stella del lanciatore mancino dei Cincinnati, Johnny Vander Meer, che esordiva in questa manifestazione. Pur non essendo mai stato un grande vincitore,Vander Meer aveva elettrizzato la Major League durante l'estate con un record back-to-back, mai più battuto. Vander Meer è l'unico lanciatore nella storia della Major League ad aver ottenuto due no-hit in due partenze consecutive. L'11 giugno del 1938, lanciò la prima no-hit contro i Boston Braves al Crosley Field. Quattro notti più tardi, nella prima partita giocata di sera con l'illuminazione all'Ebbets Field, si ripetè, con la seconda no-hit, ai danni dei Brooklyn Dodgers. Con l'All-Star Game che si giocava a Cincinnati, Vander Meer lanciò per i canonici tre inning concedendo una sola valida. Per la quinta volta e con tre vittorie, Lefty Gomez era il partente dell'American League. Nei suoi tre inning, concesse due valide e un punto ma determinanti per risultare il lanciatore perdente. Questa partita rimase memorabile anche per una delle più strane giocate, mai accadute su un campo da baseball, un bunt - fuoricampo. Frank McCormick aveva aperto il settimo con un singolo e a Leo Durocher, il battitore successivo, fu ordinato un bunt di sacrificio. Leo seguì l'ordine mettendo a terra un bunt perfetto mentre il terza base, Jimmie Foxx, caricò la palla cercando di eliminare il corridore in prima ma il suo tiro finì all'esterno destro. Joe DiMaggio raccolse la palla e sparò a casa. Il tiro era troppo alto e non fu preso dal catcher Bill Dickey, permettendo a McCormick di segnare. Nel frattempo, Durocher che non aveva mai smesso di correre giunse a casa base salvo.

Partita numero 6
Data 06/07/1938
Stadio Crosley Field - Cincinnati
Spettatori 27607
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Lefty Gomez
Johnny Vander Meer
Managers
Joe McCarthy
Bill Terry
Coaches
Del Baker
Bill McKechnie
Art Fletcher
Frankie Frisch

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Johnny Vander Meer

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
0
0
0
0
0
1
1
7
4
National
1
0
0
1
0
0
2
0
X
4
8
0

WP: J. Vander Meer (1-0) LP: Lefty Gomez (0-1)

S: Mace Brown (1)

La partita

Vander Meer tenne a zero il primo attacco dell'American. Gomez fu particolarmente sfortunato perchè in un possibile doppio gioco l'interbase Joe Cronin commise un errore concedendo al leadoff, Stan Hack, di arrivare fino in terza base. La volata di Joe Medwick portò il primo punto della National. Il primo terzo dell'incontro si chiuse con questo risultato mentre le due squadre cambiavano i loro lanciatori. Bill Lee, dei Chicago Cubs, prese il posto di Vander Meer e Johnny Allen, dei Cleveland Indians, quello di Gomez. Lee fu perfetto e non concesse nulla, esclusa una valida ma che non cambiò il risultato. Allen invece fu toccato due volte nella parte bassa del quarto inning da Mel Ott, con un triplo, e da Ernie Lombardi con un singolo che portò a punto Ott, per il due a zero. L'attacco, da sempre devastante, dell'American rimase a secco per altri tre inning e con un risultato ancora aperto al settimo, si ritornava al cambio dei lanciatori. Mace Brown, dei Pittsburgh Pirates, per la National e Lefty Grove, dei Boston Red Sox, per l'American. Nella parte bassa del settimo la NL apriva con una valida di Frank McCormick. Leo Durocher mise a terra un bunt per spostare il corridore in seconda. Un errore di tiro del terza base, JimmieFoxx, fece avanzare i corridori ed il successivo tiro di Joe DiMaggio, che aveva recuperato la palla all'esterno sinistro, permise a McCormick e a Leo Durocher di segnare due punti. Con il parziale di 4 a 0 per la National, si arrivò al nono inning, l'ultima spiaggia per l'American. Joe DiMaggio aprì con un singolo e Cronin colpì un doppio per il primo punto dell'AL. Con un out, Lou Gehrig fu preso al volo dall'esterno centro ma fece avanzare Cronin in terza. Il manager Joe McCarthy tentò di rimettere in discussione il risultato e fece entrare Bob Johnson, come pinch hitter, per Lefty Grove. Johnson rimase al piatto e la National League potè finalmente festeggiare la seconda vittoria nell'All Star Game.

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Il programma Ufficiale

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L'All-Star game raggiunse nuovi livelli quando fu giocata allo Yankee Stadium, denominato "The House That Ruth Built", nel 1939. Questo in realtà era il secondo Midsummer Classic che si disputava nella città di New York dopo quello del 1934, giocato al Polo Grounds. Lo Yankee Stadium fu scelto per ospitare questa 7a edizione soprattutto a causa della Fiera Mondiale che si svolgeva a New York, durante la stagione del '39. Il pubblico rispose positivamente e per la seconda volta, nelle sette edizioni, si superarono le 60000 presenze. Come previsto il manager dell'American League, Joe McCarthy, iniziò con sei giocatori della squadra degli Yankees (Red Rolfe, Joe DiMaggio, Bill Dickey, George Selkirk, Joe Gordon e Red Ruffing) utilizzandoli per tutta la partita. Durante l'annuncio del line up dell'American League un fan gridò: "Joe McCarthy ha costruito la squadra dell'American League per giocare l'All-Star. Possiamo batterli, ma non possiamo battere gli Yankees!". Il lanciatore partente fu Red Ruffing per i primi tre inning, poi Tommy Bridges ed infine, come closer, utilizzò il ventenne rookie, Bob Feller. Fu una potente combinazione ed ogni pitcher concorse nel lanciare i più grandi effetti. Il capitano onorario, Lou Gehrig, guardò dalla panchina l'AL vincere una partita saldamente controllata per 3 a 1 e trascinata da un fuoricampo di Joe DiMaggio. Feller prese solo una valida nei suoi 3.2 inning. Anni più tardi, gli chiesero se si era sentito nervoso di fronte ai migliori battitori della National League nel suo primo All-Star Game, e lui rispose: "Non sono mai nervoso quando sono sul monte". Anche se fu una partita a basso punteggio, rappresentò uno dei migliori "pitching clinics" mai visti nell'All-Star Game. Battitori potenti avevano dominato il precedente Midsummer Classic, ma questa volta si dimostrò che un bullpen di qualità poteva fermare anche la potenza dell'attacco.

Partita numero 7
Data 11/07/1939
Stadio Yankee Stadium - New York
Spettatori 62892
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Red Ruffing
Paul Derringer
Managers
Joe McCarthy
Gabby Hartnett
Coaches
Art Fletcher
John Corriden
Russel Blackburne
Bill Terry

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Bob Feller

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
1
0
0
0
0
0
0
1
7
1
American
0
0
0
2
1
0
0
0
X
3
6
1

WP: Tommy Bridges (1-0) LP: Bill Lee (0-1)

S: Bob Feller (1)

HR: AL - Joe DiMaggio (1)

La partita

I lanciatori partenti erano due splendidi campioni e sia Red Ruffing che Paul Derringer, nella sua stagione più esaltante, fecero scintille. La partita scivolò tranquilla, dominata dai pitcher, fino all'inizio del terzo inning. Ruffing, sino a questo momento perfetto e con una sola valida, veniva colpito da Arky Vaughan e da Stan Hack. Con la situazione di prima e seconda occupata e un out, si presentava al piatto Lonny Frey che colpiva un doppio portando a punto Vaughan e spostando in terza Hack. Fu data la base intenzionale a Ival Goodman per riempire le basi. Ruffing se ne uscì bene perchè mise strike out il terribile McCormick e fece battere al volo Ernie Lombardi. Il momentaneo vantaggio della National, di uno a zero, durò fino all'inning successivo quando Bill Lee, che aveva rilevato Derringer, si trovò a fronteggiare la parte centrale del lineup dell'American. Bill Dickey in base su ball e Hank Greenberg con un singolo lo portò avanti. Nel frattempo gli out erano diventati due e Lee poteva ancora uscirne illeso. Lo "Yankees", George Selkirk suonò la carica e spedì la palla all'esterno centro per il punto del pareggio. Un errore dell'interbase Vaughan su un rolling di Joe Gordon fece entrare il secondo punto e l'inning si chiuse con questo parziale, grazie allo strike out di Lee su Tommy Bridges (il pitcher subentrato a Ruffing). Nella parte bassa del quinto inning Joe DiMaggio mise la firma a questa All Star Game picchiando un fuoricampo sul lato sinistro del campo. Sul tre a uno per l'AL, e all'inizio del settimo inning, il rookie Bob Feller rilevava Bridges. Sulle sue giovani spalle ricadevano le speranze dell'AL di portare in porto la partita. La fiducia non fu tradita e Feller concesse solamente una valida, una base su ball e ottenne due strike out, traghettando l'American League alla quinta vittoria nell'All Star Game.

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La Nazional League iniziò il nuovo decennio con una sorprendente shutout dopo che l'American League aveva dominato la maggior parte delle edizioni precedenti. Anche l'eroe del gioco fu una sorpresa e un perfetto esempio di cosa succede quando i giocatori normali fanno cose straordinarie. L'esterno dei Boston Bees, Max West (che alla fine della regular season del 1940 otterrà una media battuta di .261 con sette fuoricampo) si avvicinò al piatto nel primo inning e diede uno scossone alla partita, creando le basi per la vittoria della National. L'American aveva messo Red Ruffing, il suo miglior partente, sul monte, ma Arky Vaughan e Billy Herman lo centrarono subito con due singoli. Max gelò Ruffing con un fuoricampo nel centro-destra e questa fu la giocata del Midsummer Classic e il primo shutout in tutta la storia delle All-Star Game. West aveva un solo turno alla battuta nella sua unica apparizione nell'All-Star. Nel secondo inning si infortunò mentre cercava di prendere il doppio messo a segno da Luke Appling e dovette lasciare il gioco.

Partita numero 8
Data 09/07/1940
Stadio Sportsman's Park - St. Louis
Spettatori 32373
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Red Ruffing
Paul Derringer
Managers
Joe Cronin
Bill McKechnie
Coaches
Tom Daly
Casey Stengel
Del Baker
Doc Prothro

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Max West

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
1
National
3
0
0
0
0
0
0
1
X
4
7
0

WP: Paul Derringer (1-0) LP: Red Ruffing (0-1)

S: Carl Hubbell (1)

HR: NL - Max West (1)

La partita

I lanciatori partenti erano ancora gli stessi dell'edizione del 1939, due splendidi campioni che rispondevano al nome di Red Ruffing, per l'American, e Paul Derringer, per la National. Derringer si sbarazzò nel primo inning con facilità del line up avversario mettendo a tacere in sucessione Cecil Travis, Ted Williams, Charlie Keller e Joe DiMaggio. Nella parte bassa del primo, Ruffing fu colpito a freddo, in successione, da Arky Vaughan e Billy Herman che misero a segno due singoli. Alla battuta si presentò Max West, alla sua prima apparizione tra le stelle del baseball professionistico. Un giovane giocatore di 23 anni che aveva debuttato nel 1938 e che nel 1939 aveva ottenuto 19 fuoricampo nella regular season. Max colpì un fuoricampo micidiale per il tre a zero. Ruffing chiuse l'inning in difficoltà affrontando altri quattro battitori che riuscirono a mettere sempre la palla in campo. Nel secondo inning, l'American sembrò reagire e con un out, Luke Appling battè un doppio. Nella giocata si infortunò l'eroe della partita, Max West, che venne sostituito da Bill Nicholson. Derringer gelò subito le velleità di rimonta dell'attacco avversario eliminando, grazie anche alla sua difesa, Bill Dickey e Joe Gordon. Ruffing ritornò sul monte, dopo la batosta del primo inning, e chiuse l'inning con due strike out. Bucky Walters prese il posto di Derringer e tenne a secco l'American per due inning. Ruffing chiuse il terzo senza altre sorprese, ma la frittata era fatta. Si avvicendarono altri pitcher sia per l'AL che per la NL. Bobo Newsom prese il posto di Ruffing mantenendo il controllo sul line up della National per tre inning. Whit Wyatt e Larry French sostituirono Walters, lanciando ciascuno per due inning e tenendo a zero i fortissimi battitori dell'AL. Si arrivò nella parte bassa dell'ottavo inning con Bob Feller sul monte per l'American. Mel Ott andò in base su ball e fu spinto in seconda su bunt di sacrificio di Frank McCormick. Alla battuta Harry Danning mise a segno una valida per il 4 a 0. Ultimo inning dell'American per tentare l'impossibile ma il veterano Carl Hubbell, utilizzato come closer, affrontò solo quattro battitori chiudendo l'incontro per la prima shutout della storia dell'All-Star Game.

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Red Ruffing, a sinistra, grande lanciatore destro dei New York Yankees, e Paul Derringer, uno dei pilastri dei Cincinnati Reds, poco prima dell'inizio dell'All-Star game a St. Louis il 9 luglio 1940

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L'All-Star Game del 1941, giocata per la prima volta al Briggs Stadium di Detroit, produsse quello che è considerato uno dei fuoricampo più elettrizzanti di tutta la storia delle Star. Fu battuto da uno dei più popolari e carismatici battitori, Ted Williams. Giocava la sua seconda All-Star Game, e stava attraversando una delle sue migliori stagioni. Alla fine della regular season ottenne una media battuta di .406, leader dell'AL, arrivando al break del Midsummer Classic con una media di .405. Partita sorprendente con tutti gli ingredienti degni del miglior baseball: punteggio elevato (uno dei più alti dell'All-Star fino a quel momento), grandissimi lanciatori, fortissimi battitori e una conclusione dall'impatto epocale. L'American League cominciò a soffrire dal settimo inning e al nono inseguiva con il parziale che la dava già battuta per 5-3. Il pitcher Claude Passeau, della National league, entrato come rilievo al settimo inning, era stato sino a quel momento perfetto e nessuno avrebbe mai pensato che venisse annullato dal fuoricampo di Ted Williams che portava nuovamente alla vittoria l'American League.

Partita numero 9
Data 08/07/1941
Stadio Tiger Stadium - Detroit
Spettatori 54674
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Bob Feller
Whit Wyatt
Managers
Del Baker
Bill McKechnie
Coaches
Merv Shea
Leo Durocher
Art Fletcher
Jim Wilson

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Ted Williams e Joe DiMaggio

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
0
0
0
0
0
1
2
2
0
5
10
2
American
0
0
0
1
0
1
0
1
4
7
11
3

WP: Eddie Smith (1-0) LP: Claude Passeau (0-1)

S: Carl Hubbell (1)

HR: NL - Arky Vaughan (2), AL - Ted Williams (1)

La partita

Entrambe le League misero in campo, per questa nona edizione, due formazioni di grandissimo valore e i lanciatori partenti Whit Wyatt, per la NL, e Bob Feller, per l'AL, erano i migliori in assoluto. Wyatt terminò la regular season vincendo il titolo ERA della National, mentre Feller fu leader dell'American per partite vinte. Wyatt nelle due riprese lanciate sfidò sei battitori avversari lasciando a zero l'AL. Feller, non fu da meno, lanciando a 10 battitori in tre inning concedendo una sola valida e zero punti. Al quarto inning l'American ruppe l'equilibrio e segnò il primo punto contro Paul Derringer, che aveva rilevato Wyatt, grazie al doppio di Ted Williams che portò a casa Cecil Travis, in base su valida. Nella parte alta del sesto la National riuscì a pareggiare con una volata di sacrificio di Terry Moore che fece segnare il lanciatore Bucky Walters. Nuovo allungo dell'AL, nella parte bassa del sesto inning, con Joe DiMaggio a punto su singolo di Lou Boudreau, entrato al posto di Joe Cronin. Ma la National nel settimo e ottavo inning diede una significativa svolta all'incontro segnando quattro punti, grazie a due fuoricampo di Arky Vaughan che batteva prima Sid Hudson e poi Eddie Smith. Nella parte bassa dell'ottavo inning i fratelli DiMaggio (Dom DiMaggio con un doppio portava a punto Joe Di Maggio in seconda su un doppio) accorciavano e portavano l'AL a due punti dalla NL. Ultimo attacco della National che non produceva altri punti e l'American era chiamata alla battuta. Il manager Bill McKechnie confermò la fiducia a Claude Passeau, dei Chicago Cubs, entrato al settimo inning. Passeau cominciò bene facendo battere Frankie Hayes al volo sul seconda base. Charlie Keller colpì un singolo, seguito da Joe Gordon che lo imitò. Cecil Travis ricevette una base su ball e con le basi piene arrivò al piatto Joe DiMaggio. "Joe D" battè in doppio gioco che non fu completato e permise a Keller di segnare il quarto punto. Con le basi, nuovamente piene, ma con due out, si presentò alla battuta Ted Williams. La tensione si fece palpabile e Ted attese il lancio perfetto per spedirlo sul tetto dello stadio per quello che divenne l'walk-off home run più famoso della storia del Midsummer Classic. L'American League ritornava a vincere grazie al gesto di Ted Williams che dalla gioia saltellava per le basi ricevendo la giusta ovazione degli oltre 50000 spettatori presenti al Briggs Stadium.

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L'arrivo a casa base di Ted Williams dopo il fuoricampo vincente

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Nel momento in cui venne giocato il decimo All-Star Game nel 1942, gli Stati Uniti erano già entrati in guerra da sette mesi. L'arruolamento militare non era ancora iniziato, come successe negli anni successivi, creando il grave impoverimento delle squadre della big-league. Il manager Joe McCarthy dell'American League e Leo Durocher, manager della National League, affrontarono la partita con strategie molto diverse. Durocher utilizzò praticamente tutta la sua squadra, tutti i ventidue giocatori, mentre McCarthy giocò solamente con undici. McCarthy utilizzò solo due lanciatori, mentre Durocher ne cambiò quattro. Lou Boudreau colpì nel primo inning un home run e Tommy Henrich mise a segno un doppio. Mort Cooper sembrò impressionante quando affrontò Ted Williams e Joe DiMaggio eliminandoli, ma Rudy York spedì la palla lungo la linea destra del campo nelle tribune. L'American League mantenne il vantaggio e vinse per la settima volta, su dieci, il Midsummer Classic. Due notti dopo, l'All-Star dell'American League si recò al Municipal Stadium di Cleveland, Ohio, per giocare una speciale partita contro una squadra formata da giocatori già arruolati nella US Army e nella Marina. La partita, fu vinta dall'American League per 5 a 0, e attirò una folla di 62094 spettatori con un incasso di 70.000 $ che furono devoluti alla Army Emergency Relief Fund e alla Navy Relief Society. La Mutual Radio mandò in onda la seconda partita, con il commento di Bob Elson, Waite Hoyt, e Jack Graney.

Partita numero 10
Data 06/07/1942
Stadio Polo Grounds - New York
Spettatori 33694
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Spud Chandler
Mort Cooper
Managers
Joe McCarthy
Leo Durocher
Coaches
Art Fletcher
Bucky Harrys
Bill McKechnie
Frankie Frisch

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Lou Boudreau e sua moglie

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
American
3
0
0
0
0
0
0
0
0
3
7
0
National
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
6
1

WP: Spud Chandler (1-0) LP: Mort Cooper (0-1)

S: Al Benton (1)

HR: NL - Mickey Owen (1), AL - Lou Boudreau (1), Rudy York (1)

La partita

Mort Cooper, pitcher dei St. Louis Cardinals, fu designato dal manager Leo Durocher della NL per aprire la partita. Fu scelto per la sua ottima stagione in corso, tanto che alla fine della regular season avrebbe vinto le classifiche della NL per partite vinte (22), Era (1.78) e shutouts (10). Nessuno avrebbe immaginato un avvio della decima edizione dell'All-Star con i fuochi d'artificio. Il leadoff Lou Boudreau scaldò il pubblico con un fuoricampo sulla sinistra del campo e mise subito sotto pressione Cooper. Il secondo battitore, Tommy Henrich centrò un doppio e Cooper accusò il colpo. Con zero eliminati, il pitcher della National doveva affrontare in successione due dei più temibili battitori della storia del baseball: Ted Williams e Joe DiMaggio. Cooper ne uscì bene con Williams al volo e DiMaggio out, su assistenza del terza in prima. La situazione era decisamente cambiata e con due out tutto sembrava più facile. Rudy York, il quinto in battuta, colpì duro oltre la recinzione a destra per il 3 a 0. Spud Chandler, il partente dell'AL, aveva la strada spianata ed era sufficiente che contenesse le mazze della National. E così fu! Chandler lanciò perfettamente per cinque riprese concedendo solamente due valide e zero punti. Non successe più nulla per sette inning con i pitcher di entrambe le formazioni che tamponarono i rispettivi attacchi. Al Benton, che aveva rilevato Chandler, tenne a bada con mestiere le mazze della National fino alla parte bassa dell'ottavo inning. Mickey Owen, entrato come pinch hitter al posto di Claude Passeau, si presentò alla battuta e, come un film già visto nel primo inning, colpì un fuoricampo alla sinistra. Ma a differenza di Cooper, Benton riuscì a venirne fuori senza altri danni e chiuse anche il nono inning mettendo a sedere con tre volate Mel Ott, Enos Slaughter e Ernie Lombardi. L'American League con questa fantastica partita vinceva nuovamente, scacciando per qualche ora dalle menti dei tifosi gli orrori della guerra in corso.

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Rudy York

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L'All-Star Game del 1943, la prima nella storia che venne giocata sotto le luci alle ore 21.00 di sera nello stadio di Philadelphia, fu preceduta da una serie di polemiche. Il manager dell'American League, Joe McCarthy, che dirigeva la sua settima All-Star, fu pubblicamente accusato di essere palesemente parziale nei confronti dei suoi Yankees quando si trattava di scegliere i partenti. McCarthy rispose coraggiosamente e fece giocare l'intera partita agli altri convocati senza mettere in campo nessuno dei cinque Yankees, che restarono in panchina per tutto l'incontro. Moltissimi dei più famosi giocatori come Joe DiMaggio, Ted Williams, Johnny Mize, Pete Reiser, e altri ancora, erano assenti a causa del volontario arruolamento nelle truppe schierate dagli Stati Uniti per combattere, sui vari fronti, i giapponesi e i nazifascisti. Una folla di 31938 assistette all'incontro contribuendo con 115000 $ allo sforzo bellico. In questa edizione fece la sua apparizione Stan Musial, leader della battuta della NL durante la pausa con .331, nella prima delle sue 24 All-Star Games. Dopo un avvio favorevole per la National League, l'American prese il sopravvento e si impose per 5 a 3 per l'ottava volta dal 1933.

Partita numero 11
Data 13/07/1943
Stadio Shibe Park - Philadelphia
Spettatori 31938
M.V.P. Il premio verrà introdotto nel 1962
League
A.L.
N.L.
Pitcher partente
Dutch Leonard
Mort Cooper
Managers
Joe McCarthy
Billy Southworth
Coaches
Art Fletcher
Russell Blackburne
Frankie Frisch
Miguel Gonzales

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Tex Hughson

League
1
2
3
4
5
6
7
8
9
R
H
E
National
1
0
0
0
0
0
1
0
1
3
10
3
American
0
3
1
0
1
0
0
0
X
5
8
1

WP: Dutch Leonard (1-0) LP: Mort Cooper (0-1)

S: Tex Hughson (1)

HR: NL -Vince DiMaggio (1), AL -Bobby Doerr (1)

La partita

Molti dei più grandi giocatori delle due League, che avevano animato le passate edizioni, erano al fronte e diversi volti nuovi facevano la loro prima apparizione in questa serata estiva del Midsummer Classic. L'American schierava, per la prima volta, una inusuale formazione priva dei giocatori degli Yankees, per le note polemiche scoppiate con il manager McCarthy. La National utilizzava nuovamente, come partente, il pitcher dei Cardinals, Mort Cooper, al suo sesto anno nella Major League. L'American opponeva Dutch Leonard, degli Washington Senators, con dieci anni di esperienza alle spalle. Leonard iniziava subito in salita concedendo ai primi due battitori, Stan Hack e Billy Herman, due singoli. Con una volata di sacrificio di Stan Musial entrava il primo punto per la NL. Dutch chiudeva il primo inning senza subire altri danni. Cooper, da parte sua, controllò con maestria il primo inning, ma incappò nella seconda ripresa nel fuoricampo da tre punti di Bobby Doerr. Mentre Leonard chiudeva il terzo inning lasciando a secco le mazze avversarie, Cooper fu colpito nuovamente da due doppi consecutivi di Ken Keltner e Dick Wakefield per il 4 a 1, a favore dell'American. Johnny Vander Meer rilevò Mort e chiuse l'inning. Hal Newhouser, dei Detroit Tigers, subentrò a Leonard al quarto inning e riuscì a giostrarsi abilmente, per tre riprese, senza concedere alla National nessun punto. Al quinto Vander Meer, con due out e corridori in terza e prima base, regalò il quinto punto all'AL, grazie anche a una papera della difesa. Tex Hughson prese il posto del bravissimo Newhouser, al settimo inning, con un punteggio rassicurante da gestire. La National tentò l'arrembaggio nella ripresa ma riuscì a spuntare un solo punto con Vince DiMaggio (il più vecchio dei DiMaggio), entrato come pinch hitter, e autore di un triplo, venne spinto a casa dalla volata di Dixie Walker. Il punteggio rimase invariato nell'ottavo inning con l'AL sempre in vantaggio per 5 a 2. Nella parte alta del nono inning Vince DiMaggio, come primo battitore, colpì un fuoricampo che avrebbe potuto riaprire l'incontro. Tex Hughson mise strikeout Eddie Miller, fece battere al volo Lonny Frey, concesse un singolo a Stan Hack e costrinse Billy Herman a battere al volo per il terzo out che chiudeva definitivamente la partita. L'American League poteva festeggiare l'ottava vittoria, su 11 edizioni, del Midsummer Classic.

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Vince DiMaggio, a destra, con il fratello Dom

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